Trasporto animali, sanzionato camion per 10 mila euro: trovata a bordo una pecora morta e una in fin di vita. I risultati delle indagini di Animals’ Angels, AWF, Enpa ed Essere Animali.
Il team investigativo delle associazioni Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali ha trascorso sei giorni sulla A4, a 30 km dal confine con la Slovenia, per effettuare controlli dei camion provenienti dall’Est Europa che trasportano agnelli diretti al macello prima delle festività natalizie.
Le immagini raccolte tra il 13 e il 18 dicembre dalle associazioni in difesa degli animali mostrano numerose problematiche: beverini non idonei, camion costruiti in modo tale da mettere a rischio l’incolumità degli animali, altezza dei ripiani insufficiente, sovraffollamento e condizioni igieniche precarie.
Documentati anche due casi molto gravi in cui i camion trasportavano un animale morto. In totale 12 i mezzi monitorati e 8 fermati dalle forze dell’ordine, e uno sicuramente sanzionato per oltre 10 mila euro. Per quanto riguarda altri 2 camion fermati e controllati dalle autorità, le associazioni chiederanno l’accesso agli atti per chiarire se sono state comminate eventuali multe.
Il caso più eclatante è quello di un camion fermato nei pressi di Sommacampagna (VR) e ispezionato in maniera approfondita dalla polizia stradale con il supporto di un veterinario, sul quale viaggiavano animali in condizioni di sovraffollamento, almeno una pecora morta durante il viaggio e una sofferente sul pavimento. In un altro caso molto grave è stata riscontrata la presenza di 169 animali in eccesso rispetto alla capienza del mezzo, 5 pecore agonizzanti a terra calpestate dagli altri animali, alcuni beverini rotti e altri inaccessibili. Il trasportatore in questione aveva inoltre precedenti per violazione della normativa sul benessere degli animali, ma ciononostante la polizia e il veterinario intervenuti non hanno elevato alcuna sanzione.
La quasi totalità delle problematiche riscontrate dagli attivisti sono già state documentate in passato dalle numerose investigazioni che negli anni sono state realizzate al confine con la Slovenia dalle associazioni animaliste e che sono chiaramente sistematiche del trasporto di animali su lunga percorrenza.
È a dicembre, infatti, che vengono uccisi un quarto dei 2 milioni di agnelli macellati durante l’anno in Italia (fonte Istat), soprattutto in Lazio e Puglia: parliamo di circa 552 mila animali (fonte BDN). Di questi, 90 mila vengono importati dal resto dell’Europa e più della metà vengono trasportati, per oltre 24 ore, lungo la tratta dove è stata realizzata l’indagine (fonte Eurostat).
“Le attività di monitoraggio sulle autostrade dimostrano che non sono soltanto le illegalità a causare sofferenza agli animali, bensì anche le condizioni che rispettano l’attuale normativa“, dichiarano Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali. “La nuova proposta di revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi presentata giovedì 7 dicembre dalla Commissione europea può e deve fare di più per gli oltre 40 milioni di animali, non solo agnelli, che ogni anno vengono trasportati per lunghi viaggi all’interno della UE e verso Paesi terzi. Alcuni dei nuovi punti introdotti incideranno in modo positivo sugli animali che verranno ancora trasportati vivi — come nel caso di alcuni animali non svezzati come i vitelli — ma i trasporti lunghi continueranno. Così come continueranno anche l’export verso paesi che sono privi di una normativa adeguata di protezione degli animali e i viaggi lunghissimi via nave. Rimangono ancora tante altre problematiche irrisolte, come il problema dei beverini non adatti, il fatto che gli animali che si feriscono durante il viaggio non possono di fatto essere aiutati e che le sanzioni sono ancora disarmoniche e poco applicate e i controlli troppo pochi e inefficaci. Per questo è necessario fare pressione affinché le novità positive proposte dalla Commissione rimangano e altre ancora ne siano introdotte e rinforzate, in linea anche con quanto indicato dai pareri EFSA“, concludono le associazioni.