Ecco una descrizione alternativa SEO-friendly per l'immagine maxresdefault-6.jpg adatta alla pagina Transizione, cambiamenti climatici, sostenibilità, Terra dei Fuochi – Tg Ambiente:

**Bambino che piange, cambiamenti climatici e salute infantile. Tg Ambiente Italpress.**

Transizione, cambiamenti climatici, sostenibilità, Terra dei Fuochi – Tg Ambiente

Tabella dei Contenuti

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Dall’Unione europea una bussola per la competitività e la transizione green; 2) I cambiamenti climatici aumentano i rischi per la salute infantile; 3) Bilancio di sostenibilità, a Milano un incontro sulla trasparenza; 4) Terra dei Fuochi, il Generale Vadalà nominato commissario unico

 

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Dall’Unione europea una bussola per la competitività e la transizione green;

 

2) I cambiamenti climatici aumentano i rischi per la salute infantile: Gli eventi climatici estremi, causati dal cambiamento climatico, hanno un impatto sulla salute dei bambini già dalle prime fasi della crescita. È quanto emerge dai risultati dello studio condotto da un tema di ricerca dell’Epidemiologia della Città della Salute e dell’Università di Torino, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Enviroment International. Lo studio, dal titolo “Esposizione a eventi estremi legati ai cambiamenti climatici nel primo anno di vita e comparsa di respiro sibilante infantile” è stato effettuato su un campione di circa sei mila bambini ed evidenzia la necessità di mettere in campo misure per ridurre i danni provocati dal cambiamento climatico, non solo per il futuro, ma anche per tutelare oggi la salute dei più piccoli. La ricerca ha riscontrato un aumento del rischio di fischi e sibili al torace associato all’esposizione a siccità estrema e ondate di calore durante il primo anno di vita. In particolare, le ondate di calore e la siccità provocano un rischio maggiore di respiro sibilante nei neonati tra i 6-18 mesi. Ogni ondata di calore nel primo anno di vita aumenta del 16% il rischio di questa problematica. A differenza di altri studi che si focalizzavano sugli effetti acuti degli eventi estremi, questa ricerca evidenzia gli effetti cronici che si manifestano già nelle prime fasi dello sviluppo e sono associati all’esposizione ripetuta durante il primo anno di vita. «I risultati di questo studio – spiega Silvia Maritano, prima autrice dell’articolo e ricercatrice del dell’Università di Torino presso l’Unità di epidemiologia AOU città della salute e della scienza di Torino – sottolineano l’importanza di considerare le conseguenze del cambiamento climatico come potenziali determinanti di patologie croniche in ottica longitudinale. Questo lavoro apre la strada a nuove ricerche sui rischi a lungo termine del cambiamento climatico, mettendo in luce l’urgente necessità di politiche congiunte di mitigazione e prevenzione volte a ridurre l’esposizione ai fenomeni meteorologici estremi fin dalle prime fasi di vita delle persone».

3) Bilancio di sostenibilità, a Milano un incontro sulla trasparenza;

 

4) Terra dei Fuochi, il Generale Vadalà nominato commissario unico: Il Consiglio dei Ministri, ha nominato il Generale Giuseppe Vadalà, Commissario unico nazionale per la bonifica dell’area denominata “Terra dei Fuochi“, l’area in Campania tra Napoli e Caserta in cui per decenni sono stati interrati i rifiuti tossici, il cui smaltimento era in mano alla criminalità organizzata. Ad annunciarlo, nel corso del Consiglio dei Ministri, è stata la Premier Giorgia Meloni. La nomina – secondo quanto riportato – fa parte di un pacchetto di norme che punta ad affrontare e risolvere l’annosa questione legata all’inquinamento ambientale della Terra dei Fuochi e mira a garantire che venga attuato quanto previsto dalla sentenza del 31 gennaio 2025 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Una condanna pesante quella della Cedu, secondo la quale, le autorità italiane mettono a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi. Pur riconoscendo il problema, non hanno fatto nulla per proteggere i cittadini dai danni prodotti dai rifiuti interrati illegalmente. La Corte ha quindi riconosciuto un rischio per la vita “sufficientemente grave, reale e accertabile”, che può essere qualificato come “imminente” per i cittadini.  Nel dettaglio – si legge in un comunicato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – al Commissario unico sarà attribuito il potere di ricognizione degli interventi di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica effettuati e programmati, nonché delle iniziative volte a garantire la salubrità dei prodotti agroalimentari, il monitoraggio ambientale e sanitario delle popolazioni nell’area interessata. Spetterà sempre al Commissario anche la ricognizione delle risorse stanziate e di quelle disponibili per l’attuazione degli interventi di bonifica necessari, come pure l’individuazione e perimetrazione dei siti oggetto di contaminazione. Il Commissario avrà sessanta giorni di tempo dalla data di entrata in vigore del decreto, per trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sulla ricognizione degli interventi.

Pubblicità
Articoli Correlati