Il geologo Mario Tozzi ha pubblicato un post sul ponte sullo Stretto di Messina in cui pone il dubbio sulla costituzionalità dell’opera
Il ponte sullo Stretto di Messina potrebbe essere anticostituzionale. A dirlo è il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che ha posto il dubbio sull’aderenza dell’opera ingegneristica all’Articolo 9 della Costituzione.
Il motivo? La gigantesca opera che, secondo le intenzioni del governo Meloni unirà la Sicilia alla Penisola, non tutelerebbe gli ecosistemi locali e la biodiversità.
Cosa ha detto Mario Tozzi sulla presunta anticostituzionalità del Ponte sullo Stretto di Messina
Il famoso geologo non ha mai nascosto la sua contrarietà alla costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina. Questa volta, però, ha motivato la sua posizione anche alla luce della riformulazione dell’Articolo 9 della Costituzione dopo le modifiche approvate nel febbraio del 2022 e che hanno introdotto la tutela ambientale nella Carta.
Tozzi ricorda che secondo il nuovo testo dell’Articolo 9 la nostra repubblica “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” e “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Da qui i dubbi del divulgatore che si chiede: “Sono tutelati gli ecosistemi locali (zps e sic)? È tutelata la biodiversità? E il paesaggio? E chi ci dice che sia nell’interesse delle future generazioni?”.
Tozzi sul Ponte sullo Stretto: “Serve dibattito pubblico”
“Sulle opere monumentali ci dovrebbe essere un debat publique, come in Francia, in cui ogni portatore di interesse presenta le proprie ragioni. Qualcosa di più della conferenza dei servizi e oltre la VIA. Nessuna di queste procedure è stata osservata o sono state criticate”, ha scritto il conduttore di “Sapiens – Un solo pianeta” nel suo post.
Inoltre Tozzi pone l’accento sulla grandiosità dell’opera: “Le torri del ponte sarebbero alte come l’Empire State Building, più delle colline immediatamente circostanti, eppure non c’è valutazione paesaggistica. Le grandi opere oggi dovrebbero assecondare lo sviluppo, non guidarlo, specialmente in Italia dove abbiamo divorato suolo come in nessun altro posto”.
Tozzi: “Ponte sullo Stretto? Delirio di onnipotenza”
“Il ponte è il delirio di onnipotenza onanistico e dimostrativo di sapiens che non riescono a essere armonici con l’ambiente e trasformano ogni valore in un prezzo. Non esiste economia se non c’è una biosfera sana. Una natura senza uomini è esistita per miliardi di anni, il contrario non è dato”, ha concluso Tozzi.