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Tivoli, svastica sulla stele dedicata ad Angelo Vassallo

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La denuncia della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore e l’intervento tempestivo dei residenti di Villa Adriana. 

Vandalizzata, con una svastica, la stele dedicata ad Angelo Vassallo a Tivoli. La pietra che ricorda il ‘sindaco pescatore’ di Pollica ucciso nel settembre 2010, installata nel Parco Panattoni a Villa Adriana, è stata infatti deturpata con della vernice spray di colore rosso. E come se non bastasse, la targa con la foto di Angelo Vassallo è stata staccata dalla base.

La denuncia della Fondazione

A denunciarlo è la Fondazione Angelo Vassallo, presieduta dal dottor Dario Vassallo, fratello del sindaco ambientalista ucciso ormai 13 anni fa. “Angelo Vassallo è stato un esempio di dedizione e servizio alla sua comunità, incarnando valori fondamentali quali l’onesta, la legalità e la giustizia. Questa stele è stata eretta in suo onore e in ricordo di tutte le vittime delle mafie, un luogo di riflessione e impegno per un futuro migliore” – denuncia la Fondazione – “La scelta di coprire questa stele con simboli inaccettabili, come la svastica, è non solo offensiva, ma anche una chiara violazione dei principi che Angelo Vassallo ha rappresentato durante la sua vita“.

L’intervento del Cdq Villa Adriana

Tempestivo l’intervento di alcuni residenti e del Comitato di quartiere Villa Adriana, che ha ripulito la stele e riposizionato la targa. “Il Comitato ha dimostrato un impegno straordinario nella difesa dei valori comuni che ci uniscono come comunità. Invitiamo tutti i cittadini di Tivoli a condannare fermamente questo gesto vergognoso e a unirsi nell’impegno per preservare la memoria di Angelo Vassallo e dei principi di onestà, legalità e giustizia che ha rappresentato” – aggiunge la Fondazione – “Chiediamo alle autorità competenti di condurre un’indagine completa su questo incidente e di perseguire i responsabili in modo da far rispettare la legge e garantire che atti simili non abbiano mai più luogo nella nostra comunità“.

Dario Vassallo: “Non sono coincidenze”

Tivoli, Torino, Alpignano, Palermo? Non sono coincidenze“. Così Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo e presidente della Fondazione in memoria del sindaco di Pollica, commenta gli ultimi episodi di vandalismo a sculture e altri simboli della lotta alle mafie.
Bisogna evidenziare che la targa dedicata a Peppino Impastato ubicata in un parco di Torino è stata divelta il 5 settembre. Il 7 settembre 2023 è successo ancora una volta ad Alpignano, dove è stata distrutta la targa di Peppino. Qualche giorno prima è stato divelto un ramo dell’ulivo dedicato a Paolo Borsellino, qui non si ha certezza, perché potrebbe essere stato anche il maltempo” – la denuncia di Dario Vassallo – “Tutte queste azioni sono legate da un filo che indica una contrapposizione alla storia di Legalità e Democrazia di questo Paese. Queste azioni non sono coincidenze, indicano l’inizio di uno scontro diretto, con lo scopo di minare i valori fondanti della nostra Costituzione“.

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