Le legge firmata da Biden prevede il blocco di TikTok negli Stati Uniti dal 19 gennaio e sembra che la Corte Suprema potrebbe confermare il blocco
Sul bando di TikTok negli Stati Uniti i tempi sono sempre più stretti. Nella giornata di ieri la Corte Suprema ha ascoltato le ultime argomentazioni legali prima di procedere con il verdetto. La legge firmata da Joe Biden, che aveva riscontrato appoggio da entrambi gli schieramenti politici, prevede che se la società madre Bytedance non venderà la piattaforma a una società americana, allora TikTok non potrà più essere utilizzato negli Stati Uniti.
La contestazione di Bytedance sulla vendita di TikTok
La casa madre Bytedance ha affermato che una vendita è impossibile, sottolineando inoltre che il divieto di utilizzo del social media su suolo statunitense costituirebbe una violazione della libertà di parola, considerando poi che negli Stati Uniti oltre 170 milioni di utenti fanno uso di questo social. Tuttavia continua a preoccupare il legame che Bytedance avrebbe con il governo cinese e, soprattutto, l’utilizzo che la Cina potrebbe fare del social, per interferire sulla politica americana e non solo. Bytedance, però, ha sempre negato ogni legame con il governo di Pechino.
L’impatto economico della vendita
La Bytedance, in un documento consegnato lo scorso 9 dicembre, aveva calcolato le possibili conseguenze economiche che deriverebbero da un ban di TikTok dagli Stati Uniti. Considerando che circa 7 milioni di utenti statunitensi fanno affari sul scial media cinese, le piccole imprese e i content creator statunitensi perderebbero 1,3 miliardi di dollari di fatturato e guadagni in un solo mese se la popolare app venisse di fatto chiusa.
Il primo tentativo di ban
Il primo tentativo di fermare TikTok negli Stati Uniti risale al 2021, durante la prima presidenza di Donald Trump, ma quel tentativo si era concluso con un nulla di fatto. Poi con l’insediamento di Joe Biden sono iniziate le prime limitazioni: dapprima il divieto ai dipendenti delle agenzie federali di installare TikTok sui propri smartphone, per poi arrivare alla legge firmate lo scorso aprile. Se la Corte Suprema confermerà la legge, il divieto entrerà ni vigore il 19 gennaio, un giorno prima l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
L’intervento di Donald Trump
Proprio Trump nelle ultime settimane era intervenuto sulla questione, chiedendo alla Corte Suprema più tempo per cercare di trovare una soluzione politica che impedisse la chiusura del social. Per questo, lo scorso 16 dicembre, Trump aveva incontrato l’amministratore delegato Shou Zi Chew nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
Alcuni utenti già stanno salutando i follower
Alcuni utenti e content creator di TikTok che risiedono negli Stati Uniti stanno iniziando a salutare i propri follower. È il caso di Piero Armenti, scrittore e influencer italiano che vive a New York, che su TikTok ha oltre 500mila follower. Nella giornata di eri Armenti ha pubblicato u video di commiato: “Amici sono qui per dirvi addio, so che molti di voi mi seguivano su TikTok, ma il 19 gennaio verrà bannato dagli Stati Uniti e non si potrà entrare nemmeno con una VPN. Se non cambia qualcosa in questi giorni non vedrete più i miei video. Mi dispiace ma potete seguirmi sugli altri social”.
Gli imprenditori interessati a comprare la piattaforma
Da qualche giorno il gruppo Project Liberty, formato tra gli altri dall’imprenditore miliardario ed ex proprietario dei Los Angeles Dodgers Frank McCourt ha presentato un’offerta formale per acquistare TikTok dalla sua società madre Bytedance. Il gruppo si fa chiamare “The People’s Bid for TikTok” e vorrebbe rimodellare il social utilizzando una tecnologia sviluppata negli Stati Uniti, ma non sembra che Bytedance abbia risposto a questa offerta.
#ThePeoplesBid is our chance to reimagine a TikTok that works for us — one with the same content you love, but without the harmful data practices and manipulative algorithms.
We’re proud to be leading the movement to create a better TikTok. Join us at https://t.co/xBpiyorAaj pic.twitter.com/JACg7SIp9y
— Project Liberty (@pro_jectliberty) September 16, 2024