Shock in seguito alla diffusione di un video di una tigre in Alizanza nella zona turistica vicino alla Riserva delle tigri di Tadoba Andari: il cucciolo raccoglie e gioca con una bottiglia di plastica.
Il video girato da alcuni turisti e diffuso sul web, mostra un cucciolo di un anno di tigre Jharni che dopo aver raccolto una bottiglia di plastica si allontana masticandola.
#Nagpur : A video of a tigress cub picking up a plastic bottle in #Alizanza , a tourism zone in the buffer of the popular Tadoba-Andhari Tiger Reserve (TATR), went viral. It has sparked serious concern over emerging threat to wildlife. pic.twitter.com/aFqgd2PCHD
— TOI Pune (@TOIPune) January 21, 2021
Secondo i visitatori più assidui non è la prima volta che viene avvistata una tigre mentre gioca con della plastica, specialmente in questa zona dove coesistono fauna selvatica e abitanti dei villaggi nelle zone circostanti.
Animali, gli uccelli ingeriscono frammenti di microplastica ogni giorno
Lo scorso mese un altro esemplare di tigre è stato ripreso in uno scatto mentre masticava una borsa di plastica.
Come ha dichiarato Jitendra Ramgaonkar, direttore della Riserva delle tigri di Tadoba-Andari (TATR) “La plastica è un elemento indesiderato in tutte le foreste, ci stiamo impegnando per trasformare anche quest’area in una zona plastic-free, confidando, per il momento, in un comportamento rispettoso e disciplinato da parte dei turisti.”
Ramgaonkar ha aggiunto che il personale della riserva fornisce borse di plastica ai visitatori con l’unico scopo di utilizzarle come raccoglitori di spazzatura e che è stata imposta una multa di 2000 rupie per coloro che le disperdono e inquinano l’ambiente.
Secondo il direttore è difficile incolpare i visitatori in quanto le bottiglie di plastica potrebbero essere state trasportate dalle piogge. Inoltre è facile trovare sacchetti di kharra, un tipo di tabacco da masticare principalmente consumato dalle guide, dagli autisti e anche dallo staff della riserva. Proprio per questo ne è stato vietato l’uso all’interno della riserva.
“Una delle soluzione potrebbe essere quella di trovare un’alternativa alla plastica e successivamente di avviare programmi di educazione ambientale per far aumentare la consapevolezza delle popolazioni che vivono nei dintorni di Tadoba-Andari” ha detto Suresh Chopne, della Green Planet Society.
Di Francesco De Simoni