Tre giorni di sperimentazione per le due barriere acchiappa rifiuti installate sul Tevere con l’iniziativa “Adotta il tuo fiume”. Tra i risultati circa 70kg fi rifiuti raccolti, di cui il 19% costituito da imballaggi in plastica.
Si è tenuto a Roma dal 18 al 20 giugno l’iniziativa “Adotta il tuo fiume”, l’evento “Expo Plastic Free” organizzato dal Rotary Club Roma Foro Italico.
Tre giorni dedicati a scoprire e a migliore tecniche per rigenerare gli ecosistemi, partendo da due importanti installazioni sul Tevere, realizzate in occasione dell’evento, in corrispondenza di Ponte Sisto e ponte Mazzini, le barriere acchiappa plastica, installate da Seads e Castali, speciali barriere galleggianti permetterà di intercettare le plastiche superficiali che, trasportate verso il mare, affonderebbero nel letto del fiume.
“La Regione Lazio crede molto in questo tipo di azioni. Già nell’ottobre del 2019 abbiamo iniziato una sperimentazione sul Tevere di 6 mesi che ci ha dato risultati molto importanti: abbiamo raccolto circa 2,3 tonnellate di rifiuti, di cui oltre il 60% composto da plastica. – spiega Cristiana Avenali, responsabile Ufficio di scopo “Piccoli Comuni e contratti di fiume” Regione Lazio – L’obiettivo era capire quanta quantità effettiva di rifiuti si riusciva a raccogliere, sensibilizzare le persone e avviare un processo di economica circolare. Grazie anche alla collaborazione con Corepla, abbiamo avviato a riciclo tutto ciò che è stato possibile. Con quello che è stato raccolto è stata realizzata una panchina di plastica riciclabile posizionata all’interno del parco dell’Aniene, da dove poi è partita la seconda sperimentazione. In totale siamo arrivati a 6 tonnellate di rifiuti raccolti. Siamo stati contenti di partecipare all’iniziativa del Rotary perché il nostro obiettivo è sviluppare quante più barriere possibili in tutta la Regione, nei fiumi ma anche nei laghi“.
Guarda il REPORT – Adotta il tuo fiume – Corepla
Ad oggi l’80% delle plastiche e microplastiche che si riversano nei mari proviene dai fiumi. Da qui la necessità di “adottare i nostri fiumi” prendendosene cura da subito, formando e sensibilizzando le generazioni presenti e future sulle tematiche di sostenibilità e salvaguardia.
Si tratta di un’iniziativa condivisa dal Distretto 2080 del Rotary International e dal suo Governatore Giovambattista Mollicone, da numerosi Club Rotary del Distretto Rotary 2080, ideata dal Rotary Club Roma Foro Italico, in collaborazione con la Regione Lazio: Ufficio di Scopo piccoli comuni e contratti di Fiume, Castalia Operations srl, SEADS Sea Defence Solutions insieme all’associazione Marevivo Onlus e IYIER Fellowshiph Rotariana dello Yachting flotta di Roma ed infine patrocinata da Roma Capitale Municipio I e II, Guardia Costiera Capitaneria di Porto Roma Fiumicino, COREPLA, Fondazione per lo sviluppo Sostenibile, Mediterraneum Acquario di Roma.
Successo delle barriere antiplastica nel Lazio, in 18 mesi raccolte 6 tonnellate di rifiuti
Sono stati forniti i risultati di queste tre giorni di sperimentazione, ovvero la quantità e la tipologia di rifiuti catturati dalle barriere installate.
“Corepla, come partner organizzativo, ha il ruolo di monitorare e capire la tipologia di rifiuti che abita le nostre acque, e per la quota di imballaggi in plastica presenti verificare la possibilità di avviarli a riciclo. – ci spiega Eleonora Brionne, comunicazione Corepla – Questi 3 giorni sono stati proficui, sono stati raccolti ben 70kg di rifiuti. Dalle nostre analisi risulta che il 19% è costituito da imballaggi in plastica, il restante 81% è quello che noi definiamo frazione estranea nella quale ci sono numeri interessanti sia per il materiale organico, chiaramente presente nei nostri fiumi, ma anche un 22% di imballaggi in vetro, in particolare bottiglie. Tutto ciò che siamo riusciti a bloccare nel fiume non lo ritroveremo nei nostri mari“.
Seads
“E’ il primo esperimento che abbiamo fatto con le nostre barriere definitive. – racconta Mauro Nardocci, Communication Director SEADS (Sea Defence Solutions) – In 3 giorni abbiamo raccolto mille litri di rifiuto, 80% di plastica e 20% tra porte, scarpe, parti di mobili. Ma anche 3mila litri di erbe acquatiche ed alghe che hanno fatto da filtro, raccogliendo tantissime mesoplastiche e microplastiche. Possiamo dire di aver raccolto 9kg di microplastiche in soli 3 giorni. Abbiamo raccolto anche grossi agglomerati di grasso che è qualcosa che non ci aspetta di trovare nel fiume ma che dovrebbe essere trattato nel sistema fognario”.
“Siamo soddisfatti perché in pochissimi giorni abbiamo raccolto una grande quantità di rifiuti ma anche perché questa questa esperienza ci ha dato elementi utili a migliorare il nostro sistema“, Stefano Casu di Castalia.
“Noi ci stiamo battendo da anni, i fiumi sono nastri trasportatori e il mare soffre. Noi diciamo sempre una frase che ci dovrebbe ancora emozionare: ogni due respiri uno te lo regala il mare, se sta bene“, Carmen Di Penta, direttore generale Marevivo.