Una situazione insostenibile, che rischia di pregiudicare la salute degli abitanti e anche il turismo.
Le acque del Tevere inquinate all’inverosimile. Succede in Umbria, a Umbertide (Perugia), dove da una decina di giorni l’acqua è grigia e tendente al marrone, con chiazze oleose, schiuma e odori nauseabondi. A denunciare la situazione, decisamente insostenibile, è Sandro Zucchini degli Amici del Tevere. Nonostante i recenti rilasci di acqua pulita provenienti da Montedoglio, denuncia Zucchini, “a ogni piccola pioggia il fiume viene inesorabilmente inquinato da mascalzoni e truffatori“.
Ma cosa sta succedendo con l’inquinamento nel Tevere in Umbria? “C’è chi scarica nelle acque liquami e materiali chimici, senza che nessun organo predisposto alla tutela intervenga” – spiega Sandro Zucchini – “Non si può permettere a questi delinquenti di continuare a perpetrare questo scempio. Nemmeno i pesci mangiano più come prima“.
L’ipotesi degli sversamenti sarebbe comprovata dal fatto che il Tevere si sia sporcato solo nel tratto dalla confluenza dell’affluente Nestore. “Vorrei sapere come mai dalla centralina sul ponte a Umbertide non vengono visti questi dati e quando interverrà l’Arpa, premesso che la stessa, come sempre dirà che la colpa è del campo gara e dei lavori fatti, nonostante l’acqua sporca provenga da 15 km a monte“, l’affondo di Zucchini.
Una situazione insostenibile sia per la salute dei residenti, che per il turismo. Tre giorni fa, Umbertide ha ospitato circa 300 persone provenienti da tutta Italia per la pesca sportiva e le condizioni del Tevere sono state un pessimo biglietto da visita. “Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni“, spiega ancora Sandro Zucchini. Mentre i cittadini segnalano che le condizioni delle acque peggiorano soprattutto nel tratto del Tevere a Montecastelli: gli sversamenti si sono verificati proprio in quel punto?