La scossa più forte, di una magnitudo stimata tra 6.8 e 7.1, seguita da decine di repliche, molte delle quali di magnitudo superiore a 4. Il bilancio potrebbe aggravarsi con il passare delle ore, perché il sisma ha fatto crollare diverse case e il numero dei dispersi sotto le macerie è difficile da stabilire.
Al momento, il bilancio parla di 126 morti e 188 feriti. Il dato, però, è destinato ad aumentare perché le notizie che arrivano dai luoghi prossimi all’epicentro del violento terremoto che ha colpito il Tibet sono ancora incerte e frammentarie. Il sisma, che ha interessato la nota regione montuosa che aspira all’indipendenza dalla Cina, ha avuto una magnitudo di 6.8, epicentro nel cantone di Dingri, non lontano dal monte Everest, e ipocentro ad una profondità compresa tra i sei e i dieci km.
#Earthquake (#भूकम्प) M7.0 occurred 117 km NE of Nāmche Bāzār (#Nepal) 29 min ago (local time 07:05:17). More info at:
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Questi i dati forniti dall’Agenzia nazionale cinese per i terremoti (CENC), mentre sono diverse le stime di altri istituti sismologici. Il Centro Sismologico Euro-Mediterraneo (EMSC) e il Servizio Geologico degli Stati Uniti, ad esempio, riferiscono di una magnitudo pari addirittura a 7.1. La scossa più forte è avvenuta intorno alle 6.50 del mattino ora locale (poco dopo le 9 ora di Pechino e le 2 in Italia) ed è stata seguita da diverse repliche di assestamento, la maggior parte delle quali di magnitudo superiore a 4.
Molti dei centri colpiti e vicini all’epicentro della scossa più violenta si trovano in luoghi remoti e questo complica non poco sia la trasmissione delle notizie che, ovviamente, la macchina dei soccorsi. Sono oltre mille gli edifici danneggiati o distrutti dal terremoto, ma anche in questo caso il dato appare parziale. Un sisma così potente è stato avvertito in buona parte del Sud della Cina, ma anche nel vicino Nepal e al confine con l’India e con il Bangladesh.
#Earthquake 117 km NE of Nāmche Bāzār (#Nepal) 29 min ago (local time 07:05:17). Updated map – Colored dots represent local shaking & damage level reported by eyewitnesses. Share your experience:
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Il Dalai Lama, che da anni vive in esilio in India, ha espresso il proprio dolore per le vittime del terremoto, così come l’Unione Buddhista Italiana. Il presidente cinese Xi Jinping, nelle ultime ore, ha assicurato che verrà fatto di tutto per salvare chi è rimasto sotto le macerie e ha già inviato il vicepremier Zhang Guoqing sul posto per coordinare i soccorsi. Una corsa contro il tempo che sta interessando anche il Nepal, dove sono stati segnalati alcuni danni.
La zona dell’epicentro del terremoto si trova nel versante cinese della catena montuosa dell’Himalaya. Nonostante sia caratterizzata da un’attività sismica frequente e violenta (l’area è situata su una grande faglia geologica, dove la placca tettonica indiana spinge verso l’alto nella placca eurasiatica), i suoi centri abitati sono tipicamente rurali e gli edifici non solo sono costruiti senza moderni criteri antisismici, ma in molti casi sono realizzati in terra. La priorità in questo momento è salvare i dispersi, ma anche soccorrere chi è sopravvissuto ed è rimasto senza casa. Le temperature in quell’area, in questo periodo dell’anno, sono costantemente sotto lo zero e sono previste minime che sfioreranno i -20°C.
I pochi video arrivati dalle zone più vicine all’epicentro sono una testimonianza della totale devastazione causata dal terremoto. Per avere un’idea della potenza del sisma, tuttavia, ci sono video girati in altre città della Cina, situate anche a diverse centinaia di chilometri di distanza dal Tibet. Anche qui sono stati rilevati diversi danni e da questo si può solo immaginare lo scenario drammatico nei centri più vicini al punto in cui è stato localizzato il terremoto.
Deadliest #earthquakes that occurred in recent years within 300km of Nāmche Bāzār (#Nepal): 15/01/1934 a M8.3 led to 10700 casualties, 11/08/1931 a M8.0 led to 10000 casualties, and on 25/04/2015 a M7.8 led to 8200 casualties. pic.twitter.com/BhSmoUmgFi
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