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Terra dei Fuochi, Costa: “A tre mesi dal Piano d’azione i roghi sono diminuiti, ma non basta”

Terra dei Fuochi. A tre mesi dal Piano d’azione per la Terra dei Fuochi, i roghi in Campania sono passati da 24,6 al mese (novembre, dicembre e gennaio 2017/2018 quindi l’anno scorso) a 17 (negli stessi mesi ma dopo la firma del Piano).

Si tratta inoltre di roghi di minore entità con tempi di spegnimento più brevi.

“Le statistiche fornite dalle prefetture di Napoli e Caserta da novembre a oggi ci forniscono dati positivi sulla diminuzione degli incendi e la crescita molto significativo di arresti e sanzioni elevate. Ma nessuno si accontenta, vogliamo arrivare a zero incendi. Ora verifichiamo che accade visto che andiamo verso il periodo più caldo e quindi più pericoloso dell’anno” – ha commentato il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, alla fine della riunione in Prefettura a Napoli, annunciando una nuova riunione entro il 10 aprile.

Il Ministro dell’Ambiente ci ha tenuto poi a sottolineare che la Campania si è detta pronta a recepire le nuove linee guida di tutela dei presidi dei rifiuti contenuta in una circolare del ministero, che verrà ora declinata a livello regionale per il rilascio o il rinnovo dell’autorizzazione ambientale integrata a chi tratta rifiuti.

“Tutti  – ha detto Costa – si dovranno adeguare alla circolare. Chi non si adegua vedrà la sua autorizzazione messa in decadenza, gli si dice ‘vai a fare un altro mestiere‘. Lo stesso vale per chi si impegna a rispettare le linee guida e poi le disattende”.

La circolare, stabilisce i criteri per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro e le misure di prevenzione e di protezione antincendio da adottare e prevede azioni specifiche per la corretta gestione della fase operativa dell’emergenza.

Nel documento si prevede che in tutti gli impianti che gestiscono rifiuti debbano essere previsti sistemi di videosorveglianza, preferibilmente con presidio di 24 ore al giorno, salvo casi particolari, oltre  impianti e dispositivi di protezione attiva antincendio, impianti di aspirazione e trattamento dell’aria e una serie di norme per la prevenzione e per l’azione di contrasto al rogo laddove dovesse verificarsi.

Il testo, fa infine riferimento al tempo massimo di permanenza dello stoccaggio dei rifiuti in base alla loro pericolosità e tipologia e si stabilisce una adeguata programmazione di controlli ambientali sugli impianti, relativi anche a quantitativi e modalità di gestione dei rifiuti in stoccaggio.

Tanti i temi discussi nel doppio appuntamento: dal protocollo tra il Parco Nazionale del Vesuvio e i vigili del fuoco (per il presidio nel periodo massima pericolosità, cioè primavera-estate) fino all’aumento delle ispezioni dell’Arpa in un piano coordinato a livello prefettizio, dai legami tra ambiente e salute al nesso di causalità alla messa a fattor comune di tutti i dati in maniera omogenea.

A margine della riunione in Prefettura a Napoli, il Ministro Costa ha infine commentato l’azzeramento dei vertici di AMA da parte della Sindaca Virginia Raggi e della Giunta capitolina.

“La cabina di regia per i rifiuti di Roma presso il Ministero ha raggiunto il suo scopo e il suo lavoro è terminato – ha detto Costa – noi restiamo a disposizione della Regione, della Città metropolitana e del Comune di Roma”.

“Il lavoro fatto come cabina di regia – ha concluso il titolare dell’Ambiente – ha raggiunto lo scopo, senza intaccare competenze di soggetti istituzionali, di facilitare il rapporto tra istituzioni, per la rappresentazione delle cosiddette zone chiare per l’impiantistica futura, e per ottenere le linee guida e il Piano regionale dei rifiuti del Lazio. Noi abbiamo iniziato tre mesi e mezzo fa, gli atti sono stati depositati, le linee guida esistono, e ora ognuno riprenda le proprie competenze e faccia quello che deve fare”.

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