Il popolare cantautore milanese si racconta ai microfoni di Teleambiente. “In Euphonia Suite – ha detto Finardi – ci sono quasi tutti i miei mondi, ci sono quasi tutte le mie voci”.
A Terni, in occasione del primo appuntamento di VisionInMusica 2023 abbiamo incontrato il cantautore Eugenio Finardi.
Il poliedrico musicista milanese sul palco umbro ha portato un progetto particolare, ‘Euphonia Suite’.
Una suite che incorpora i brani del concerto in un flusso ininterrotto.
Lo show si sviluppa spontaneamente in un’interpretazione ogni volta unica e diversa sul canovaccio delle canzoni di Finardi, con qualche omaggio ai suoi autori più cari, da Battiato a Fossati.
Sul palco con lui Mirko Signorile e Raffaele Casarano
Eugenio Finardi ha spiegato ‘Euphonia Suite’ ai microfoni di Teleambiente: “È una canzone molto lunga che ha come strofe le singole canzoni”.
“Ogni canzone – ha detto – è una bottiglietta che contiene un sapore o un ricordo e per ognuno è diverso, perché poi le leghiamo a degli eventi della nostra vita, a momenti particolari”.
“Questa – ha commentato ancora Finardi – è come una degustazione, metterle tutte di fila permette di fare un viaggio individuale, ma anche collettivo, nei ricordi con questi suoni piacevoli ed avvolgenti che hanno lo scopo di abbracciare”.
La scelta dei brani
“Le canzoni – ha ricordato Finardi- si sono scelte da sole. Io sapevo con quale iniziare, ‘Voglio’ in cui parlo del ‘bambino’ e finisco con ‘Extraterrestre’ perché ‘voglio tornare per poi ricominciare’. È un po’ l’idea che si ha da antichi”.
“In mezzo – ha proseguito – avevamo una ventina di canzoni con cui giocare ed abbiamo costruito come una Suite con un brano lento, poi uno lentissimo, poi uno più veloce e poi saltiamo al blues e a delle cose più jazzate”.
“Qui dentro – ha concluso l’artista – ci sono quasi tutti i miei mondi, ci sono quasi tutte le mie voci.
Ciao a Teleambiente, sono Eugenio Finardi, buona Euphonia a tutti”.