Terni, normativa Antiriciclaggio, sinergia tra commercialisti e Guardia di Finanza

Nel corso di formazione gli esperti della GdF hanno fornito la loro interpretazione della normativa per favorire il lavoro dei professionisti

 

A Terni, l’Ordine provinciale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, in collaborazione con il Comando provinciale della Guardia di Finanza ha organizzato un corso di formazione per analizzare la normativa nazionale antiriciclaggio.

La normativa è particolarmente complessa, puntigliosa e soggetta anche a periodici cambiamenti ed è perciò necessario, per applicarla correttamente e non incorrere in sanzioni, uno studio approfondito.

Fondamentale, è anche un confronto tra chi la norma la deve mettere in pratica e chi deve verificare che questo lavoro sia stato svolto correttamente.

L’approfondimento si è articolato in alcuni incontri-confronti a cui sono intervenuti professionisti, esperti, ufficiali e sottoufficiali della Guardia di Finanza.

Presenti Elisa Pettirossi e Anna Rita Costa, rispettivamente dell’Ordine di Terni e di quello di Perugia, ed il maggiore Gabriele Gallozzi e il luogotenente Marco Mansueti, per la Guardia di Finanza

Il commento del presidente dell’ordine dei commercialisti di Terni Carmelo Campagna:
“Abbiamo dato vita a una sinergia che ci ha permesso di organizzare sessioni di formazione riguardanti, questa volta, gli adeguamenti normativi in materia di antiriciclaggio.  

Soprattutto è importante comprendere le sua applicazione pratica e l’interpretazione che ne dà la Guardia di Finanza, che è il soggetto deputato ai controlli alle imprese e a professionisti.

“La legge in materia è molto complessa ha continuato Campagnae ha bisogno di essere interpretata e compresa in tutte le sue sfumature.

Avere un confronto diretto con chi è deputato ai controlli e, quindi, interpreta la normativa, ci consente di essere più adeguati nei nostri adempimenti giornalieri”.

Attualmente è in fase di definizione la sesta direttiva antiriciclaggio: la prima risale al 1991 mentre l’ultima, la quinta, al 2018.

In questi anni sono state quindi apportate numerose modifiche per cercare di evitare casi di riciclaggio e di infiltrazione di criminalità sul territorio, pericolo sempre alle porte, come è stato specificato nel corso di questi incontri.