Grande successo a Terni, per l’unica data italiana di Toquinho. L’artista brasiliano accompagnato sul palco da Camilla Faustino ha stregato, emozionato e fatto cantare i quasi mille presenti all’anfiteatro romano. Un sold out, che ha aperto il Tributo d’Autore.
A Terni, in un anfiteatro romano suggestivo e gremito, con la luna piena alle spalle, l’unica data italiana di Toquinho, il musicista brasiliano più famoso al mondo, è stata accolta con un sold out, un successo, sotto tanti punti di vista.
Una serata magica che rimarrà per molto tempo nella memoria di chi c’era.
Ad aprire l’evento, organizzato dall’associazione Terni Città Futura e dall’associazione Argoo, due cantautori del territorio, Leonardo Pinsaglia e Il Prato, al secolo, Cristian Pratofiorito, artisti musicalmente diversi, ma accomunati dal saper miscelare bene le note musicali.
E poi il momento che i quasi mille dell’anfiteatro aspettavano, sale sul palco il maestro Toquinho.
Dopo una prima parte di spettacolo in cui ha cantato da solo, accompagnato dai suoi eccezionali musicisti, l’artista ha poi diviso la scena con la cantante Camilla Faustino che lo stesso Toquinho definisce, a ragione, una delle voci nuove più belle ed interessanti del Brasile.
Toquinho nel suo concerto ternano ha ripercorso la sua lunga carriera artistica, canzoni, e racconti, particolari, simpatici, con una spruzzatina di aneddoti inediti; quelli di una vita in cui ha girato il mondo con la musica.
La sua voce calda, il ritmo e la maestria di chi dimostra di essere un virtuoso della chitarra e soprattutto lo spirito di un uomo che si stupisce, ancora, della bellezza di una luna piena sopra l’anfiteatro romano, e lo fa notare a tutti.
Il viaggio musicale di Toquinho passa così per il ricordo del suo arrivo per la prima volta a Roma, per gli incontri con alcuni grandi della nostra musica e per quelle eccezionali collaborazioni che, seppur brevi, hanno segnato intensamente la storia della musica italiana.
Per arrivare poi all’incontro con Sergio Bardotti, con Ornella Vanoni e con Sergio Endrigo, suo grandissimo amico, a cui decide di dedicare il bis: una sentita interpretazione di ‘io che amo solo te’.
Il Tributo a Sergio Endrigo, che da quest’anno si è ampliato, evolvendosi, in Tributo d’Autore, con questo primo, grande evento internazionale, non poteva iniziare meglio.