Terni, incontro tra istituto alberghiero ed operatori dell’ospitalità

L’istituto Casagrande-Cesi di Terni ha ospitato operatori del settore food e turistico. Un incontro formativo per gli studenti che hanno compreso quali sono le reali opportunità di inserimento lavorativo, in un comparto che, in Umbria, sta decollando sempre di più.

 

L’alberghiero di Terni, Casagrande-Cesi’, ha incontrato gli operatori del settore enogastronomico e dell’accoglienza turistica del territorio.
Nel corso dell’iniziativa gli imprenditori del settore hanno presentato le proprie aziende e la propria offerta professionale, agli studenti.

Una occasione da non perdere per conoscere il mondo dell‘istituto Alberghiero e le possibilità di lavoro nei diversi settori della enogastronomia e ricettività alberghiera.

 

Terni, incontro tra istituto alberghiero ed operatori dell’ospitalità, foto convegno 2

Il docente Angelo Boccia, responsabile dei laboratori di enogastronomia dell’Istituto Casagrande-Cesi ha illustrato l’iniziativa ai microfoni di Teleambiente.

“Abbiamo voluto organizzareha spiegato il prof. Angelo Boccia una giornata nella quale i ragazzi hanno avuto la possibilità di incontrare i principali attori ed interlocutori del nostro lavoro, proprietari di esercizi pubblici, di alberghi e di ristoranti”.

“Abbiamo fatto questoha detto – perché vogliamo che con loro ci sia una sinergia. Noi lavoriamo con loro anche con gli stage, però vogliamo capire come mai certe volte non si arriva ad un vero e proprio contratto di lavoro e perché i ragazzi cambiano poi lavoro. Questa per noi è una cosa importantissima”.

Quanti effettivamente ottengono un contratto di lavoro dopo la scuola

“I dati che abbiamo – ha evidenziato Boccia – purtroppo non ci parlano di un numero elevato di ragazzi che fa questa scelta, la maggior parte di loro abbandona questo settore perché non trova un’offerta degna di questo nome”.

“Molti – ha sottolineato Angelo Boccia – sono andati fuori, hanno trovato lavoro all’estero, ma nel territorio abbiamo avuto qualche problema. Ci sono delle punte di eccellenza, ma non bastano. Oggi una rappresentazione reale ci dice che siamo intorno al 10%, ma dobbiamo lavorare per arrivare ad un numero molto più proficuo”.

Lavorare nel fine settimana può scoraggiare i ragazzi?

“Noi diciamo ai ragazzi, dal primo annoha ricordato Boccia sempre a Teleambiente – che questo è un lavoro, come tanti altri, che si svolge anche nel fine settimana. Oggi qualsiasi altro lavoro ha impegni anche nel fine settimana. Dobbiamo sdoganare il fatto che: ‘noi lavoriamo mentre gli altri si divertono’. In realtà noi lavoriamo quando ci viene richiesto di lavorare. Noi lavoriamo in un circuito virtuoso, cioè l’enogastronomia, dove c’è lavoro e questa è la cosa più importante”.

Un settore con molto sommerso

“Il ‘sommerso’ ha commentato il prof. Boccia – in questo settore non conviene a nessuno. Questo è un mondo che non può essere sommerso perché è uno dei volani, a livello economico, più importanti del nostro paese, quindi alla fine credo che non convenga a nessuno”.

“Si diceva che i ragazzi non vogliono il contratto perché gli sale l’Isee o perdono la disoccupazione ha concluso Boccia – questo è un retaggio che dobbiamo smontare perché poi faremo in conti solo alla fine, quando non avremo i contributi per andare in pensione”.