Terni, emozioni con Gianni Neri e Mogol

Emozioni a non finire a Terni per il concerto ‘Il nostro canto libero’. Gianni Neri sul palco con Mogol, con la partecipazione di Veronica Neri, ha proposto un repertorio senza tempo, canzoni indimenticabili che il pubblico ha cantato dall’inizio alla fine. Uno spettacolo di valore, coinvolgente, che ha veicolato valori, perché – come sostiene Mogol- la cultura popolare, dovrebbe far questo.

A Terni, a Palazzo Gazzoli, è stato un successo, è andato in scena ‘Il nostro canto libero’, il cantante Gianni Neri sul palco accanto al maestro Mogol.

Le canzoni scritte da Mogol cantate dalla voce di Gianni Neri e di Veronica Neri intervallate da aneddoti e storie, raccontate dallo stesso autore, relative alla stesura dei brani e agli incontri con i più grandi interpreti della musica italiana.

Terni, oltre due ore di emozioni con Gianni Neri e Mogol, foto Gianni Neri e Veronica Neri

Uno spettacolo emozionante, coinvolgente, pieno di valore e di valori, con brani indimenticabili che i presenti hanno cantato dall’inizio alla fine.

Tantissime le canzoni in scaletta che hanno descritto la vita artistica di Mogol, un uomo da 523 milioni di dischi venduti nel mondo (terzo soltanto dietro i Beatles ed Elvis Presley).

Dalle sue collaborazioni più lunghe, quelle con Battisti, Celentano e Cocciante alle canzoni scritte per tantissimi altri: da ‘A chi’, ‘Se stasera sono qui’, ‘passando per ‘La prima cosa bella, ‘Una lacrima sul viso’, ‘Amor mio’, ‘Impressioni di settembre’.
1500 brani scritti in circa 65 anni di carriera, un numero indefinibile di successi.

La frase più ricorrente al Gazzoli di Terni è stata: ‘ah ma anche questa è sua’.

Un ragazzo di quasi 90 anni che sul palco non si è risparmiato, scherzando con il pubblico ed, ogni tanto, cantando anche.

Terni, oltre due ore di emozioni con Gianni Neri e Mogol, foto Gianni Neri e Mogol

Il direttore artistico dello show, colui che ha scritto lo spettacolo, organizzato la super band, la scaletta e tutto il resto, è stato Gianni Neri.

Un performer e cantante dinamico, carismatico, impeccabile nell’ intonazione e molto in sintonia con il maestro Mogol.

Neri non ha nulla da invidiare ad artisti, ad oggi, più blasonati.

Ai microfoni di Teleambiente sono intervenuti il cantante Gianni Neri ed il maestro Mogol.

“Le emozioni tirano – ha detto Gianni Neri – e le cose belle hanno una vita eterna, c’è poco da dire, il maestro (Mogol ndr) ha scritto la storia della musica italiana e questa andrà avanti fino alla fine dei giorni di tutti”.

Alle parole di Gianni Neri, sono seguite quelle di Mogol. L’autore ha parlato della musica che imperversa in classifica ed in radio.

“Io non voglio fare il giudice ha riferito Mogol – perché io sono un autore e mi occupo delle mie canzoni, le altre canzoni le deve giudicare il pubblico. Il pubblico di oggi forse è un po’ diverso da quello di ieri, perché ieri le canzoni le ascoltavano tutti, oggi alcune canzoni, come quelle rap, sono ascoltate soprattutto dai giovani, quindi anche la canzone è cambiata”.

“Una volta ha aggiunto Mogolc’era la melodia, adesso con il rap ci sono le parole e la ritmica, quindi è una cosa quasi completamente diversa. Una cosa però la devo dire, non sono d’accordo nel fare canzoni contro le donne, parlandone in modo volgare, perché penso che le donne vadano rispettate e non si possano educare i bambini con il concetto che le donne possano essere sfruttate, ecc”.

“Io non sono assolutamente d’accordo su questo – ha continuato l’autore e non è un giudizio musicale di critica, ma è un discorso soprattutto morale. La morale è importante”.

“Io sono stato fortunatoha proseguito Mogol – anche se mia moglie dice di non dirlo, quindi non posso non ringraziare tutti per il grande successo arrivato con le mie canzoni, alla fine è sempre la gente che ascolta e giudica. Ancora oggi, quando faccio gli spettacoli la gente canta tutte le canzoni insieme al cantante”.

C’è qualche artista della nuova generazione a cui vorrebbe scrivere un brano?

“Veramente non ne conosco tanti di artisti di oggi ha confessato Mogol a Teleambiente – perché non ascolto molto la radio. Se l’artista di oggi fa qualcosa di bello, come ieri, sono contento e battiamo le mani, se invece usa la penna per parlare in modo ‘sgraziato’, per usare un termine tenue, allora non sono d’accordo e non mi piace”.

“La cultura popolare – ha ricordato Mogol è quella che arriva a tutti, quindi la cultura popolare dovrebbe insegnare delle cose, dovrebbe portare il livello della gente ad un livello più alto. Se noi cominciamo a fare cose trite e volgari, credo che facciamo esattamente il contrario”.

Intelligenza artificiale e creatività

“L’intelligenza artificiale è un furto. Credo che l’intelligenza artificiale – ha sottolineato Mogolprobabilmente nel campo scientifico sarà utilissima e salverà anche molta gente, ma per quanto riguarda la creatività è sempre un furto”.

Che significa per Gianni Neri condividere il palco con Mogol

“Essere sul palco con Mogol – ha scherzato Gianni Neri – è come per un calciatore, aver giocato con Maradona, perché lui è il Maradona della cultura musicale”.

Nel futuro di Mogol

“Adesso – ha detto Mogol sempre a Teleambiente mi sto occupando di molte cose relative al sociale. Ho fatto un concorso di poesia per i carcerati, che hanno mandato delle poesie molto belle e poi insieme alla Società Dante Alighieri, che veicola la cultura italiana nel mondo con oltre 400 sedi, ad altre prestigiose fondazioni e all’Università Ca’ Foscari di Venezia, abbiamo la volontà di fare un libro con i loro migliori componimenti”.

“È giusto anche considerare che questa gente ha sbagliato – ha concluso Mogol – ma sta cercando di riparare, nel senso che pagherà per questo errore e credo che il nostro compito nella vita sia sempre quello di aiutare gli altri, specialmente quelli che sono in difficoltà”.

Uno spettacolo da rivedere, magari anche in altri teatri italiani.

“Noi – ha affermato Gianni Neri in conclusione – siamo pronti ed il maestro è pronto ed è sempre in prima linea. Noi ci siamo, ci siamo sempre”.

Ospite d’eccezione il nipotino di Gianni Neri, Ludovico Florio, accompagnato dal coro di alcuni allievi dell’ Istituto Marconi di Terni diretto da Eleonora Conti.

Terni, oltre due ore di emozioni con Gianni Neri e Mogol, foto coro istituto marconi

L’evento è stato prodotto dalla Vocal Master Records di Terni