Se i creditori non accetteranno il 70%, il comune di Terni avrà un nuovo dissesto. Il sindaco Bandecchi: “Loro sanno che se vogliono il 70% lo avranno subito, altrimenti non paghiamo nessuno. I soldi in tasca li abbiamo noi. È una minaccia? Si è una minaccia”.
A Terni nel corso di una conferenza stampa l’assessore al Bilancio, Michela Bordoni insieme al sindaco Stefano Bandecchi ha annunciato la fine delle procedure del dissesto finora portate avanti dalla Osl e la nuova offerta verso chi vanta crediti antecedenti al 2018 nei confronti del Comune di Terni.
Per i creditori che non hanno accettato la proposta transattiva dell’organismo straordinario di liquidazione (il 60% del credito) il Comune di Terni ora offre il 70%.
Stefano Bandecchi è intervenuto ai microfoni di Teleambiente.
“Cosa è successo? Fate finta – ha detto il sindaco Bandecchi – che sia esistito un comune 1 ed un comune 2. Quando c’è stato il dissesto, il Comune 1 è fallito, e quindi li si è fermato tutto e siamo ripartiti con il comune 2, con tutte le difficoltà del caso. Questo vuol dire che se incassi un euro non va in tasca, ma va a curare il primo fallimento che hai avuto. Quindi io mi rendo conto che la giunta precedente il primo ed il secondo anno, avrà avuto anche delle difficoltà di denaro per gestire il corrente”.
“Oggi – ha aggiunto Bandecchi – la verità è che questo dissesto si chiude perché abbiamo i soldi per pagare il 70% ( dei crediti ndr) ed io mi auguro che questo si possa fare, però è anche vero che ci ha amministrato, lo ha fatto sempre in maniera non elegante, perché in Italia siamo abituati a gestire le cose sul debito”.
“Ecco che il comune di Terni, oggi – ha sottolineato – ha altri 70 milioni di debiti più i mutui che dobbiamo pagare, che sono 17 milioni l’anno. Se consideriamo altri 20 anni, sono altri 350 milioni di debiti, ecco perché ho deciso di non fare altri mutui perché questi poveri cittadini hanno bisogno di essere trattati nella maniera giusta”.
“Io – ha ricordato Bandecchi – ora sto combattendo con questi altri debiti, chiudiamo questo capitolo e per i prossimi 5 anni vorrei far trovare ai ternani meno debiti di quanti io, oggi ne abbia trovati.
Voglio incassare gli 80 milioni che oggi i ternani debbono al comune e d’ora in poi bisogna dare un messaggio chiaro”.
“Se volete una città pulita – ha ammonito il sindaco – con i servizi che funzionano bene, se prendete una multa la dovete pagare, dovete pagare l’Imu. Io non devo essere rieletto, io devo dare un futuro ai vostri nipoti”.
Un appello ai creditori per evitare un nuovo dissesto
“I creditori mi hanno già capito – ha proseguito il sindaco sempre a Teleambiente – sono tutte persone che lavorano con il comune di Terni, devono essere persone in gamba. Io non voglio fare una rivoluzione, ma tutti hanno capito che le cose alla fine le faccio giuste. Per fermarmi su quello che faccio, mi devono sparare per strada. Forse parlerò anche in maniera sboccata, però io so creare aziende che valgono miliardi e le paroline dolci, ditele nell’orecchio di vostra moglie”.
“I creditori devono fare quello che gli pare – ha concluso Bandecchi – se non accettano, avremo dei problemi. Loro sanno che se vogliono il 70%, lo avranno subito, altrimenti non paghiamo nessuno. I soldi in tasca li abbiamo noi. È una minaccia?Si è una minaccia”.