La pluripremiata chef ternana, ma di origine campana, Maria Grazia Di Bello, diventa anche chef vegana. Di Bello: “Sono felice, penso di essere proprio la prima a Terni”
Importante ed ennesimo riconoscimento per una chef campana, ma ternana d’adozione.
Maria Grazia Di Bello, pluripremiata per le sue particolari composizioni culinarie che coniugano i sapori della Campania con la tradizione umbra, è diventata ufficialmente, anche una chef vegana.
Per celebrare questo attestato, la chef insieme al suo staff ha organizzato una festa vegana, con nessun prodotto che ha derivati animali, compreso il vino e la musica del chitarrista Fabrizio Lucchini.
Il commento della chef Maria Grazia Di Bello: “Questo attestato per me significa tantissimo, ho studiato tanto per ottenerlo”.
“Tra il vegetariano ed il vegano – ha spiegato – cambia tanto. Tutti possono avere opzioni vegetariane, che sono molto più slim, oppure opzioni vegane, ma in realtà non sei ‘tu’ a produrle. Qui da me invece si produce. Dal produttore al consumatore”.
“Nel menù – ha sottolineato la Di Bello – introdurrò misticanza di formaggi, fatti da me, con la soia, con il riso e con le farine vegetali, addensate con i ceci, e tanti semi di frutta secca”.
Un attestato che a Terni hanno in pochi.
“Forse sono la prima – ha ribadito la chef – anzi penso di essere proprio la prima”.
Caratteristiche di un menù vegano.
“Un menù vegano – ha detto ancora la Di Bello – non deve assolutamente avere derivati animali, qualsiasi cosa, persino il vino. Normalmente il vino viene messo in botte con colla di pesce, che è un derivato animale.
Il vino vegano, invece, viene messo in botte con cristalli di origine naturale per addensare in basso, tutti i detriti del vino”.
“Dietro – ha continuato – c’è uno studio molto vasto, mi rendo conto che io sono all’inizio, ho studiato, ho ricevuto molti complimenti, ma il veganismo è un mondo a parte”.
“Mi è capitato – ha confessato la Di Bello – di dover mandare via una tavolata di 10 persone, vegane.
Io potevo anche improvvisare, in qualche modo, ma ho preferito non farlo”.
“Secondo me – ha concluso Maria Grazia Di Bello – prima di fare qualsiasi cosa, bisogna conoscere, sia la teoria, che la pratica, altrimenti è inutile indossare la divisa da Chef”.