Terni, aggiornate le aree a pericolosità e a rischio esondazione del fiume Nera

Il nuovo quadro conoscitivo costituirà un riferimento essenziale per le conseguenti azioni di tutela, pianificazione e programmazione del territorio. L’ ass. regionale Melasecche: “Prevenire è molto meglio che dover rimediare a posteriori”.

L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale ha approvato la ridefinizione delle aree a pericolosità e rischio di esondazione del Piano di Assetto Idrogeologico del fiume Tevere all’interno dell’importante contesto idrografico del fiume Nera nella conca ternana, in Umbria.

L’aggiornamento riguarda un tratto idrografico di circa 12 km e comprende, in particolare, il tratto urbano del Comune di Terni dove negli ultimi anni sono stati realizzati, da parte del Consorzio di Bonifica Tevere Nera, diversi interventi di mitigazione del rischio idraulico volti a fronteggiare potenziali scenari d’esondazione.

La revisione delle mappe di pericolosità e di rischio è stata resa possibile grazie all’acquisizione di nuovi rilievi topografici e studi idrologico-idraulici di dettaglio condotti dall’Autorità di Bacino in stretta collaborazione con la Regione Umbria e il Consorzio di Bonifica Tevere Nera utilizzando le più avanzate tecnologie oggi disponibili quali droni, lidar e software di modellazione e simulazione idraulica di ultima generazione.

Il nuovo quadro conoscitivo costituirà un riferimento essenziale per le conseguenti azioni di tutela, pianificazione e programmazione del territorio.

Gli aggiornamenti sono stati illustrati in provincia a Terni, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, la presidente Laura Pernazza, il presidente del consorzio di Bonifica Tevere Nera Massimo Manni, l’assessore regionale Enrico Melasecche ed il Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Marco Casini.

Ai microfoni di Teleambiente è intervenuto Marco Casini: “È importante aggiornare il quadro conoscitivo del territorio. Un quadro che cambia sempre più rapidamente rispetto al passato, perché cambia il clima, perché il territorio muta rapidamente e perché il consumo del suolo è all’ordine del giorno”.

“Le stesse opere di mitigazioneha spiegato Casini – nel corso del tempo invecchiano e non hanno più quella capacità che dovevano avere quando sono state progettate. Il compito dell’autorità è proprio quello di tenere continuamente aggiornate le mappe di pericolosità e di rischio al fine di poter individuare le zone senza vincoli, le zone che vanno tutelate”.

“E soprattutto – ha concluso il segretario generale Casini – programmare interventi a difesa del territorio e dei cittadini, che possano consentire una vita sana ed uno sviluppo culturale, economico e sociale”.

Alle parole di Casini sono seguite quelle dell’Assessore regionale Enrico Melasecche, con delega alla Mitigazione del Rischio Idrogeologico e Sismico.

“Guardiamo il percorso del fiume Nera a Terniha detto Melasecche sempre a Teleambiente- ci sono dei muraglioni , perché in passato veniva considerato un pericolo, meno si vedeva è meglio era. Noi dobbiamo, questa è la nuova logica, valorizzarlo, vederlo, viverlo e soprattutto, come stiamo facendo, realizzarvi delle piste ciclabili che possono completare quel percorso da Assisi verso Roma”.

“Un tracciato ha sottolineato – che possa portare migliaia di turisti e di appassionati. Ci sono enormi possibilità di sviluppo e soprattutto, lo ricordo, con la deperimetrazione che oggi abbiamo concluso, si potranno realizzare, in tutte quelle aree impianti sportivi, ricettività e tutto quello che i piani regolatori consentono. Strutture che fino a oggi era impossibile realizzare a causa del rischio di esondazioni”.

“Lo abbiamo fatto e completato per il Comune di Terni – ha detto in conclusione Melasecche – parte da oggi la progettazione fino a Narni al ponte di Augusto per completare l’intera mitigazione della conca ternana. Prevenire è molto meglio che dover rimediare a posteriori”.

In coda lo speciale di Teleambiente con le interviste integrali.