Home Attualità Termovalorizzatore Roma, tra le criticità anche il traffico dell’Ardeatina

Termovalorizzatore Roma, tra le criticità anche il traffico dell’Ardeatina

roma termovalorizzatore traffico ardeatina

La Rete Tutela Roma Sud: “La rete stradale è già satura, e con oltre 150 camion in più ogni giorno si mina anche la competitività delle aziende del territorio”.

Non ci sono solo le preoccupazioni legate all’impatto ambientale e sulla salute dietro il progetto del termovalorizzatore di Roma. L’impianto che sorgerà nella zona di Santa Palomba potrebbe portare anche forti ripercussioni sul traffico veicolare, come segnalano i comitati e le associazioni riunite sotto la sigla della Rete Tutela Roma Sud.

Termovalorizzatore Roma, caos Ardeatina

C’è infatti una sola, grande arteria stradale che consente di raggiungere la sede del futuro termovalorizzatore di Roma: la via Ardeatina. Già abbastanza trafficata, in futuro dovrà sostenere anche il peso di oltre 150 camion che ogni giorno porteranno i rifiuti che dovranno essere bruciati. Anche perché il progetto non prevede il trasporto dei rifiuti su ferro, ma semplicemente su gomma.

Il nodo traffico

La Rete Tutela Roma Sud, a tal proposito, rivolge un monito agli imprenditori, compresi coloro che si sono esposti pubblicamente a favore dell’impianto: “I dati sugli incidenti che coinvolgono i veicoli merci sull’Ardeatina e sulla vicina via Laurentina dimostrano che la rete stradale è già satura. E più congestione, significa anche meno competitività per tutti“.

Il destino dal Consiglio di Stato

Il destino del termovalorizzatore di Roma, mai come in questo momento, è appeso a un filo. Si attende, entro poche settimane al massimo, il parere del Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sul progetto messo a bando.
Il Campidoglio, nella figura del sindaco Roberto Gualtieri che è anche commissario straordinario per il Giubileo 2025, punta tutto sul futuro impianto di Santa Palomba per risolvere un problema strutturale. Roma, a differenza di tanti altri Comuni virtuosi presenti nella sua provincia, negli anni non è mai riuscita ad alzare la quota di raccolta differenziata, penalizzando così l’intera filiera del riciclo, che secondo le associazioni contrarie al termovalorizzatore sarebbe capace di generare molta più occupazione.