Termovalorizzatore Roma, anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso degli ambientalisti

Stefano Zuppello, presidente di Verdi Ambiente e Società: “Andremo avanti nella nostra battaglia, anche in Europa”.

Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato da cittadini e ambientalisti contro il futuro termovalorizzatore di Roma, che dovrebbe sorgere nella zona periferica di Santa Palomba. Il progetto, che il Campidoglio vorrebbe portare a termine, è fortemente osteggiato non solo dalle associazioni ambientaliste, ma anche dai residenti della zona, che si trova al confine tra i Comuni di Roma, Ardea, Pomezia e Albano.

Per i giudici del Consiglio di Stato, il termovalorizzatore è un’opera necessaria per risolvere il problema dei rifiuti che da troppo tempo affligge la Capitale. I comitati di cittadini e le associazioni ambientaliste che avevano presentato ricorso dopo la bocciatura del Tar, tuttavia, intendono andare avanti nella loro battaglia.

Anche se il Consiglio di Stato ci ha dato torto, continuiamo a ritenere, insieme ai comitati di Santa Palomba e ai Comuni, che quella non è la strada giusta per risolvere il problema dei rifiuti. A Roma e non solo” – ha spiegato Stefano Zuppello, presidente di Verdi Ambiente e Società – “Non lo diciamo solo noi, ma anche il Parlamento europeo con le indicazioni date nel recente passato. Continueremo a batterci contro un’opera dannosa per la salute e l’economia del territorio, ma anche basata su tecnologie superate che non si devono utilizzare“.

Il Parlamento europeo ci ricorda anche che dobbiamo scegliere l’economia circolare, con la raccolta differenziata e il riuso dei materiali. Questo è ciò che chiediamo e che porteremo avanti” – ha aggiunto il presidente di VAS – Verdi Ambiente e Società – “Non lasceremo soli i comitati che si stanno battendo contro quest’opera inutile e dannosa“.