Favorevoli all’atto delegato della Commissione europea il centro-destra e Italia Viva, critici i Verdi, il M5S e il Pd.
L’inserimento del gas e del nucleare nella tassonomia Ue delle fonti sostenibili ha scatenato diverse reazioni nel quadro politico italiano ed europeo. L’atto delegato della Commissione europea ha trovato il plauso del centro-destra e di Italia Viva, mentre la decisione scontenta i Verdi, il M5S e il Pd.
Tassonomia Ue, la Commissione approva l’inserimento di gas e nucleare
Tra i più critici ci sono senza dubbio i Verdi, che promettono battaglia soprattutto a livello europeo, come già annunciato da Eleonora Evi. Anche gli esponenti tedeschi sono profondamente contrari alla decisione della Commissione europea. “Un grande errore che può fortemente danneggiare la tassonomia e mettere a rischio i nostri obiettivi sul clima“, la presa di posizione di Robert Habeck (vicecancelliere e ministro dell’Economia e del Clima) e Steffi Lemke (ministra dell’Ambiente). In Germania, tra l’altro, sono state raccolte oltre 300mila firme contro la decisione dell’Esecutivo Ue di inserire gas e nucleare tra le fonti energetiche sostenibili per la transizione ecologica.
Considerare il #nucleare e il #gas attività verdi significa annacquare il #greendeal:la #CommissioneEuropea dà patente di #sostenibilità a fossili e atomo, due fonti energetiche che non sono sostenibili ma che avranno accesso ai finanziamenti per la #transizione. @RossellaMuroni pic.twitter.com/qQwJiXNlTS
— Facciamo ECO (@Facciamo_ECO) February 3, 2022
Particolarmente contraria alla decisione della Commissione Ue è anche Rossella Muroni. “Considerare nucleare e gas attività verdi è un errore gravissimo, viene data la patente di sostenibilità a fonti energetiche assolutamente non sostenibili ma che avranno accesso ai finanziamenti per la transizione ecologica” – ha spiegato la deputata di FacciamoECO – “Si rallenta la transizione e si annacqua il Green Deal europeo, mi auguro che l’Italia si ravveda e si schieri con gli Stati membri che si oppongono in sede di Consiglio europeo o che si riesca a bloccare questa beffa al Parlamento europeo“.
Anche il Movimento 5 Stelle, in modo compatto, critica la decisione della Commissione europea. “Gas e nucleare potranno beneficiare dei finanziamenti derivanti dall’emissione dei Green Bond europei, è un’indecente operazione di greenwashing dettata dalle potenti lobby” – spiegano i senatori M5S in una note congiunta delle Commissioni Politiche europee, Ambiente e Industria – “Ci opporremo in tutte le sedi, a partire dal Parlamento europeo. Il netto parere contrario degli scienziati consultati dalla Commissione europea non lascia spazio a dubbi: gas e nucleare non sono fonti green“.
Disappointed @EU_Commission did not take on board our proposal of an amber category for gas and nuclear, which some EU countries still need, but are definitely neither green nor sustainable. pic.twitter.com/gH2FL4clVX
— S&D Group (@TheProgressives) February 2, 2022
Il Pd, insieme al gruppo S&D, si opporrà a livello europeo. Lo ha annunciato il capogruppo al Parlamento europeo, Brando Benifei: “Non siamo d’accordo, noi progressisti puntiamo su energia pulita e rinnovabili, il gas è adeguato soltanto per il periodo di transizione. Chiediamo che l’atto delegato venga rivisto, dando spazio soltanto alle fonti di energia realmente sostenibili“.
#tassonomia energetica: #gas e #nucleare possono rappresentare la soluzione ponte verso le #neutralità. pic.twitter.com/djRmFiDdDi
— Salvatore De Meo (@salv_de_meo) February 3, 2022
In Italia, però, ci sono anche tanti partiti favorevoli all’atto delegato che inserisce gas e nucleare nelle fonti sostenibili. Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Italia Viva, oltre alla Cisl, plaudono alla decisione della Commissione europea. “Gas e nucleare sono energia pulita, lo diciamo da tempo. Avanti con la ricerca. Il progresso e la scienza sono i migliori alleati dell’ambiente“, spiega la sottosegretaria alla Transizione ecologica, Vannia Gava (Lega). Anche Forza Italia, tramite l’eurodeputato Salvatore De Meo, si schiera a favore: “Una soluzione ponte per la neutralità, per la quale rimane prioritaria la scelta delle energie rinnovabili. Per noi gas e nucleare sono utili per la transizione energetica e per la creazione di posti di lavoro, senza penalizzare l’economia di famiglie e imprese“.
#Tassonomia, #AngeloColombini: su gas e nucleare troppa ideologia e poco pragmatismo👉 https://t.co/AeBsAbJGLw pic.twitter.com/gpEeqDPxmO
— CISL Nazionale (@CislNazionale) February 3, 2022
Favorevole alla decisione della Commissione europea anche Italia Viva. “Non possiamo parlare di emergenza caro-bollette e poi non cercare soluzioni che ci rendano più autonomi. Ci sono altre strada da esplorare, senza tabù ideologici“, spiega il presidente Ettore Rosato. Plauso anche della Cisl: il segretario Angelo Colombini contrappone il “pragmatismo” alle “ideologie”. Fratelli d’Italia va oltre: l’eurodeputato Nicola Procaccini spiega che “la Commissione europea sposa le considerazioni che noi facciamo da tempo anche se il Governo italiano è in balia delle sinistre e delle loro reminiscenze anti-produttive. Il Governo è stato assente sulla rimozione dei gravi limiti presenti nel testo della Commissione, che penalizzano l’Italia“.
“The EU agriculture sector was already engaged in cutting carbon emissions well before the @EU_Commission released its communication on sustainable carbon cycles.”
📣 ECR MEP @NProcaccini recalled the contributions of farms to the green transition today in @EP_Environment pic.twitter.com/M7D21N8Jod
— ECR Group (@ecrgroup) February 3, 2022
Intanto, è emerso che ci sono stati tre voti contrari e quattro con riserva all’interno della Commissione europea sulla tassonomia. Hanno votato contro l’austriaco Johannes Hahn (Bilancio), lo spagnolo Josep Borrell (Azione esterna) e la portoghese Elisa Ferreira (Politiche regionali). Hanno invece espresso riserve il vicepresidente Frans Timmermans, Paolo Gentiloni (Affari economici), Margrethe Vestager (Concorrenza) e Didier Reynders (Giustizia).