Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato di voler fare pressione affinché si raddoppi la capacità del gasdotto TAP.
L’Europa è ancora alle prese con la crisi energetica. Una crisi a cui il nostro Paese – prima con il governo Draghi, ora con il governo Meloni – ha deciso di rispondere con una diversificazione delle fonti. In questo quadro è ancora centrale il ruolo del gas naturale, uno dei combustibili fossili che causano la crisi climatica, sebbene un po’ meno rispetto a carbone e petrolio.
Per questo motivo il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha deciso di puntare ancor più che in passato sul TAP, il Gasdotto Trans-Adriatico che collega l’Italia alla Grecia attraverso l’Albania e che trasporta 10 miliardi di metri cubi di gas dall’Asia centrale al nostro Paese. Tap che ora il governo punta a raddoppiare.
“Per noi il Tap è importantissimo“, ha sottolineato Pichetto Fratin facendo sapere che nei prossimi giorni si recherà a Baku, in Azerbaijan, dove parteciperà a un incontro con i ministri di tutti i Paesi interessati oltre ai rappresentanti delle aziende private che operano sul Tap. L’intenzione è quella di trovare un accordo per il raddoppio della capacità del gasdotto entro il 2027.