“Tango ambientalista” contro il sistema finanziario, la protesta di Avaaz a Washington

Gli attivisti di Avaaz hanno inscenato un tango di protesta contro il sistema finanziario globale che non aiuta gli stati in difficoltà economiche ad adeguarsi ai cambiamenti climatici

La lotta al cambiamento climatico è anche una questione di soldi. E le istituzioni finanziarie mondiali dovrebbero impegnarsi ad aiutare gli stati più colpiti dalla crisi climatica che si trovano in difficoltà economiche.

È questo il messaggio del tango inscenato dagli attivisti di Avaaz davanti la sede del Fondo Monetario Internazionale di Washington DC. Due i protagonisti del tango: la Cina e la direttrice dell’FMI Kristalina Georgieva. 

Accanto a loro – a ballare da sola, cercando di farsi strada nel sistema – c’è l’Argentina. Il Paese, con l’inflazione sopra il 100% annuo e il 40% della popolazione sotto il livello di povertà, è in forte difficoltà economica. E allo stesso tempo è uno di quelli maggiormente colpiti dagli effetti della crisi climatica.

Gli attivisti di Avaaz – che accompagnano i tre protagonisti del tango ambientalista – ritengono che le istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale debbano cambiare il paradigma finanziario mondiale e occuparsi di chi è impegnato a adeguarsi ai cambiamenti climatici.

Nel 2022 finanziamenti al fossile per 673 miliardi di dollari

Se gli stati più poveri non riescono a trovare fondi per finanziare i loro progetti contro il riscaldamento globale, chi quei fondi pare trovarli sempre sono le aziende che il riscaldamento globale stanno contribuendo a crearlo.

Secondo i dati del rapporto Banking on Climate Chaos 2023, soltanto lo scorso anno le aziende fossili hanno ricevuto finanziamenti dalle 60 maggiori banche del mondo per oltre 673 miliardi di dollari. Questo nonostante ben 49 delle 60 banche analizzate si siano pubblicamente impegnate per raggiungere l’obiettivo zero emissioni.