Svezia, nuove linee guida per l’utilizzo degli schermi nei bambini e negli adolescenti

L’autorità sanitaria pubblica della Svezia è intervenuta per limitare l’utilizzo di smartphone e tablet nei bambini e nei ragazzi

La Svezia si dimostra ancora una volta un paese all’avanguardia quando si parla di tutela della salute dei bambini. L’autorità sanitaria pubblica svedese, infatti, ha raccomandato i genitori e i tutori sui pericoli dell’utilizzo precoce ed eccessivo, da parte dei bambini, dei dispositivi digitali. Secondo gli esperti i bambini sotto i due anni non dovrebbero essere esposti ai display di tablet e smartphone, i bambini tra i 2 e i 5 anni massimo un’ora al giorno e quelli tra 6 e 12 anni non più di due ore.

I numeri della Svezia

Una decisione non da poco quella del paese scandinavo, che registra numero piuttosto elevati quando si parla di interazione dei giovani con i dispositivi elettronici. Si stima infatti che il tempo medio trascorso dai giovani utilizzando smartphone o tablet sia pari a circa 4 ore al giorno per i bambini tra i 9 e i 12 anni e di oltre 7 ore al giorno per i ragazzi tra i 17 e i 18 anni. La Svezia, tuttavia, non è l’unico paese a registrare un utilizzo spropositato dei dispositivi elettronici. La Francia sta sperimentando il divieto di utilizzo degli smartphone a scuola e anche in Italia il nuovo anno scolastico inizierà senza la presenza dei cellulari in classe, nemmeno per scopi didattici.

Le parole del ministro svedese

Jakob Forssmed, ministro degli Affari sociali della Svezia, ha così commentato le raccomandazioni dell’autorità sanitaria pubblica: “Per troppo tempo abbiamo permesso a schermi e app di rubare tempo e attenzione a discapito di quello che sappiamo essere necessario per stare bene. Sappiamo che l’uso dei media digitali può avere effetti negativi sulla salute, tra cui un peggioramento del sonno e sintomi di depressione”.

Carta e penna nelle scuole della Svezia

Già l’anno scorso il paese scandivano aveva preso una decisione che coinvolgeva la scuola e gli strumenti digitali. Nelle scuole i bambini erano stati incoraggiati a utilizzare libri stampati e a riprendere la scrittura a mano, riducendo invece l’uso di tablet. La decisione era stata presa dalla ministra svedese per la scuola, Lotta Edholm, dopo che era stato registrato un calo generalizzato delle competenze di base dei bambini.

L’uso della tecnologia nelle scuole

Sui rischi di una eccessiva digitalizzazione nelle scuole era intervenuta a CrescimiTu la professoressa Licia Landi, docente dell’Università di Verona che si occupa di tecnologie didattiche per la formazione: “Non c’è un rischio di eccessiva digitalizzazione nell’ambito scolastico se l’utilizzo della tecnologia viene inserita in una pianificazione didattica. Il rischio c’è se l’uso della tecnologia non viene governato e guidato e se la competenza digitale non viene sviluppata. È un rischio che in Italia non c’è perché si registra un ritardo sull’utilizzo delle tecnologie nella scuola”.

L’intervista completa di CrescimiTu sulla tecnologia a scuola