Sustainable Fashion Awards 2023, tornano gli Oscar green della moda. Ecco a chi sono stati assegnati

Tornano i Sustainable Fashion Awards. Ma quanto sono davvero green questi “Oscar” della moda? I vincitori dell’edizione  2023.

Al Teatro alla Scala di Milano, nel corso della Milano Fashion Week, sono stati consegnati i CNMI Sustainable Fashion Awards, gli Oscar green della moda, a personalità e realtà virtuose che nel mondo della moda italiana e internazionale si sono distinte per l’impegno dedicato alla sostenibilità.

L’evento, promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con la Ethical Fashion Initiative (Efi) dell’Agenzia della Nazioni Unite Itc e la Ellen MacArthur Foundation, con il supporto del Comune di Milano, è stato presentato dall’attrice Sabrina Impacciatore. Hanno partecipato 1300 ospiti tra cui l’attrice Julianne Moore

 


Nel corso dei Sustainable Fashion Awards, dieci i riconoscimenti assegnati da una giuria internazionale, composta da 11 membri, tra i quali il presidente di Cnmi, Carlo Capasa.

In particolare, sul palco della Scala, Marco Mengoni ha premiato Donatella Versace con The Humanitarian Award For Equity and Inclusivity, mentre Elodie ha consegnato a Pierpaolo Piccioli e alle sarte della maison di Valentino The Education of Excellence Award. The Groundbreaker Award è andato invece a Candiani, premiato da Coco Rocha.

Il Terzo Paradiso di Pistoletto, simbolo dei Sustainable Fashion Awards

Il simbolo dell’evento è il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto che dal 2012 rappresenta l’impegno della Camera Nazionale della Moda Italiana in questo ambito con il Manifesto della sostenibilità per la moda italiana.

Ma il simbolo del Terzo Paradiso da ben tre anni accompagna anche TeleAmbiente, che aderisce e promuove i significati del simbolo, condividendo quella connessione equilibrata tra artificio e natura che si realizza con la terza fase dell’umanità. Il Terzo Paradiso rappresenta, infatti, la fusione tra il primo e il secondo paradiso: il primo è quello in cui gli esseri umani erano completamente integrati nella natura, il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana.

“Abbiamo deciso di creare un incontro e tenerci tutti per mano, per creare una nuova dimensione di umanità che ha questo significato del Terzo Paradiso, del terzo stadio dell’umanità.ha racconta in un’intervista rilasciata a TeleAmbiente Michelangelo Pistoletto – Tenendoci per mano dobbiamo diffondere la capacità di unirci al di sopra di tutte le cose più tremende che stanno succedendo nel mondo per venirne fuori, con una nuova concezione di umanità”.

A testimonianza della condivisione dei valori portati avanti da Città dell’arte – Fondazione Pistoletto, il direttore responsabile di TeleAmbiente Stefano Zago è ambasciatore  del Terzo Paradiso.

Ma i vincitori di questa edizione quanto sono effettivamente “sustainable”?

Quest’anno ci sorge qualche dubbio sull’assegnazione dei premi “sustainable”. Lo scorso anno era stato selezionato tra i finalisti per la categoria “circular economy” anche Rifò, un brand di moda sostenibile nato a Prato.

Rigenerare vecchi indumenti per produrre un nuovo filato. Si questo di fonda Rifò. E’ stata un’occasione per confrontarsi con grandi brand dell’industria della moda e del lusso. – aveva raccontato a TeleAmbiente il founder di Rifò, Niccolò CiprianiPensiamo che sia un evento interessante perché dà la possibilità a piccoli brand come il nostro di mettersi in contatto con grandi realtà e istituzioni“.

Ma già lo scorso anno, in merito ai premi consegnati, Niccolò ci spiegava che “a volte ho ancora l’impressione che la parte di sostenibilità venga vista solo per fini comunicativi, quando in realtà dovrebbe entrare proprio nei valori di un brand, soprattutto del lusso perché hanno la possibilità di farlo”.

“Vorremo meno greenwashing ai prossimi Sustainable Fashion Awords, con brand e personalità che fanno davvero la differenza per una moda meno impattante“. Lo spiega in questo video Cristina Cotorobai, ex modella ora divulgatrice di sostenibilità.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cristina Cotorobai (@cotoncri)


Date un’occhiata a quali sono i vincitori di questa edizione 2023.

Il Visionary Award è stato assegnato ad Edward Enninful, editor-in-chief di British Vogue, mentre The Ellen MacArthur Foundation Award For Circular Economy è stato conferito a Gucci per il ‘Denim Project’ sviluppato dalla maison. A vincere il Climate Action Award è stata l’azienda tessile Manteco, mentre l’Education of Excellence Award è stato assegnato alla maison Valentino.

A ricevere il Bicester Collection Award For Emerging Designers il brand Ahluwalia disegnato da Priya Ahluwalia. Tra i riconoscimenti anche il Craft & Italian Artisanship Award, vinto da Dolce&Gabbana, e il Biodiversity & Water Award, assegnato al colosso francese del lusso, Kering. Al brand Chloé, invece, l’Human Capital & Social Impact Award.

Ma nel corso della Milano Fashion Week di quest’anno quanto si è parlato di moda sostenibile? Forse davvero troppo poco visto che ora più che mai è necessario seguire questa direzione per intervenire e rendere sostenibile un settore come quello della moda, tra i più inquinanti al mondo.

Ecco qui alcuni cenni di moda sostenibile che abbiamo raccolto in questa Milano Fashion Week QUI