In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) In calo le superfici agricole coltivate a ortofrutta; 2) Il Consorzio Parmigiano Reggiano assegna a Londra i Casello d’Oro Awards; 3) Il vino Made in Italy tra export e nuove sfide; 4) Il World Nutella Day celebrato al Maxxi di Roma

 

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) In calo le superfici agricole coltivate a ortofrutta: Calano le superfici coltivate a ortofrutta.  Negli ultimi 5 anni, secondo le elaborazioni di Confagricoltura su dati ISTAT, complici il cambiamento climatico e le problematiche fitopatologiche, si è registrato un crollo del 23% delle coltivazioni di pere, -11% di pesche, -8% di nettarine, -7% di albicocche e un calo del 6% di kiwi e susine. Tra i dati produttivi Confagricoltura segnala inoltre un -50% di nocciole rispetto al potenziale produttivo, -15% di pomodoro da industria nel Nord Italia, pure a fronte di un incremento delle superfici, e dal 20 al 35% in meno di agrumi. Il settore dell’ortofrutta fresca italiana – spiega l’organizzazione agricola – dal punto di vista economico vale più di 17 miliardi, oltre un quarto del totale della produzione agricola nazionale. Nei primi dieci mesi del 2024, l’export di prodotti freschi e trasformati ha totalizzato oltre 10 miliardi di euro, il 6,12% in più rispetto al 2023, incidendo per il 17,3% sul totale del valore dell’export agroalimentare nello stesso periodo.  “L‘Italia – evidenzia Confagricoltura – occupa poi un ruolo di primo piano nella classifica europea per l’export di molti prodotti ortofrutticoli: 1° Paese esportatore di kiwi, uva da tavola, conserve di pomodoro e nocciole sgusciate, 2° Paese esportatore di mele e cocomeri, 3° Paese esportatore di insalate, cavolfiori e broccoli”. Tra i nostri mercati più importanti, la Germania che assorbe circa il 25% del valore dell’export ortofrutticolo complessivo. Sul fronte dei consumi, “l’ortofrutta assorbe una fetta importante della spesa alimentare, con una quota percentuale che si attesta al 19,3%, in lieve aumento rispetto al 2023”.

2) Il Consorzio Parmigiano Reggiano assegna a Londra i Casello d’Oro Awards: Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha celebrato al British Museum di Londra la seconda edizione dei Casello d’Oro Awards. Durante la serata una giuria internazionale ha premiato i tredici vincitori dei Palii 2024 e attribuito due Menzioni speciali per il Parmigiano Reggiano con miglior struttura e per quello con miglior profilo aromatico, entrambe andate al 4 Madonne Caseificio dell’Emilia, stabilimento di Varana di Serramazzoni.

3) Il vino Made in Italy tra export e nuove sfide: I vini italiani continuano a conquistare il mondo, confermando l’export italiano come una delle colonne portanti dell’economia agroalimentare nazionale. Tante le sfide che il settore dovrà però affrontare: dalla crescente concorrenza globale all’andamento delle politiche commerciali, fino ai cambiamenti nei gusti dei consumatori. Gli Stati Uniti – secondo un’analisi di Winemeridian, magazine di riferimento per il settore vitivinicolo – si confermano il primo mercato di destinazione per il vino italiano, con un interesse costante per le etichette di alta qualità e una predilezione per le denominazioni più conosciute, come Barolo, Brunello di Montalcino e Amarone. Spicca poi la Cina, dove il consumo di vino sta diventando sempre più un’esperienza gastronomica e cultura del lusso. Importante incremento anche in Giappone e Corea del Sud, dove si registra un incremento della richiesta di vini italiani, in particolare quelli biologici e biodinamici. In espansione anche il Canada, dove il consumo è in costante crescita grazie anche agli accordi commerciali favorevoli che semplificano l’importazione. I consumatori canadesi prediligono vini di qualità con una forte identità territoriale, un elemento che favorisce le produzioni italiane con certificazioni DOC e DOCG. Per gli esperti, il vino italiano ha davanti nuove importanti sfide. In primis, il cambiamento climatico che sta influenzando la produzione vinicola, modificando la maturazione delle uve e rendendo necessarie strategie di adattamento. Altri elementi chiave sono la digitalizzazione ed il consolidamento del valore percepito del Made in Italy. Infatti, se da un lato la reputazione del vino italiano è solida, dall’altro è fondamentale evitare la banalizzazione del prodotto.

4) Il World Nutella Day celebrato al Maxxi di Roma: Da un piccolo laboratorio di pasticceria ad Alba, in Piemonte, a icona globale, celebrata in oltre 170 Paesi in occasione del World Nutella Day, la ricorrenza nata nel 2007 dall’idea della blogger americana Sara Rosso per riunire la community mondiale dei Nutella Lovers: la crema spalmabile più famosa al mondo è stata protagonista dell’evento al museo MAXXI di Roma, che si inserisce nel contesto della mostra “joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni”, a cura di Chiara Bertini e in collaborazione con Ferrero.