Rabbia e preoccupazione tra imprese e cittadini. Otto giorni prima delle scorse elezioni politiche, però, la presidente del Consiglio si esprimeva così.
Il giorno dopo l’approvazione del decreto che stravolge il Superbonus, restano vive la preoccupazione e la rabbia sia delle imprese del settore edilizio che dei cittadini. Per l’ennesima volta vengono cambiate le regole in corso d’opera, nonostante quanto promesso da Giorgia Meloni in campagna elettorale.
Meloni sul Superbonus: “Troppe modifiche in corsa”
Era il 17 settembre scorso, appena otto giorni prima delle elezioni politiche, e la futura presidente del Consiglio criticava il governo Draghi per le modifiche in corsa e prometteva di tutelare e migliorare il Superbonus. “La misura è nata con intenti lodevoli: rinnovare il nostro patrimonio edilizio in funzione della transizione edilizia. Per via di una norma oggettivamente scritta male, il Superbonus ha prestato il fianco a diverse frodi, comportando anche un aumento ingiustificato dei materiali edili” – spiegava Giorgia Meloni – “Per rimediare agli errori iniziali, il governo ha cambiato più volte in corsa le regole di accesso e funzionamento. Dal maggio 2020, quando era stato istituito il Superbonus, sono già 16 i provvedimenti normativi che lo hanno modificato“.
Meloni sul Superbonus: “Abbiamo sempre chiesto di non cambiare in corsa”
“Le modifiche sempre più stringenti hanno mandato in crisi piccole imprese del settore edilizio e lasciando nel limbo migliaia di cittadini che avevano firmato contratti per lavori che poi sono stati bloccati. Fratelli d’Italia ha sempre chiesto che non si modificassero le regole in corso, chiedendo più volte misure per sbloccare il mercato dei crediti incagliati e consentire la ripresa dei lavori nei cantieri” – continuava Giorgia Meloni – “Grazie a noi, è stata corretta la questione della responsabilità delle banche o dei fornitori eccedenti i crediti. La modifica facilita lo sblocco del mercato dei crediti e consente a banche e altri soggetti di operare con maggiore serenità. Contemporaneamente, dovrebbe facilitare la cessione da parte delle imprese oberate da crediti rimasti chiusi nei cassetti fiscali“.
Meloni sul Superbonus: “Sempre dalla parte di imprese e cittadini”
“Intendiamo intervenire anche sul funzionamento del Superbonus. Nell’immediato, vogliamo tutelare i cosiddetti esodati, imprese e cittadini rimasti con crediti fiscali e lavori bloccati, prigionieri di continue modifiche normative. Dobbiamo accompagnare alla scadenza l’attuale formulazione della norma: nessuna modifica per chi aveva già avviato i lavori con il 110%” – le parole di Giorgia Meloni sul Superbonus prima delle elezioni politiche dello scorso settembre – “Nel futuro vogliamo uniformare l’entità dei bonus, che comunque per noi non dovrebbero mai superare l’80% del costo sostenuto, indirizzare le agevolazioni verso le prime case, semplificare e ridurre gli adempimenti previsti senza far venir meno la doverosa severità dei controlli. Saremo sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare l’Italia“.