Il colpo di mano di Giancarlo Giorgetti rischia di scontentare gli alleati di governo, come Forza Italia, ma anche Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, preoccupato per il futuro della ricostruzione delle aree terremotate.
Il colpo di mano di Giancarlo Giorgetti sul Superbonus rischia di scontentare la stessa maggioranza di governo. Ed è anche per questo che l’Esecutivo, dopo aver annunciato lo stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura, potrebbe inserire dei correttivi.
Già nelle ore successive all’annuncio del ministro dell’Economia, fonti di Palazzo Chigi avevano precisato che la cessione del credito e lo sconto in fattura, che finora erano rimasti riservati per le case popolari, il terzo settore e le aree terremotate o alluvionate, saranno aboliti ma con delle eccezioni per i lavori già avviati. Il decreto salva anche gli interventi per la rimozione di barriere architettoniche in caso di iter già avviato.
In particolare, le deroghe riguardano chi abbia già presentato la Comunicazione di inizio lavori asseverata e, nel caso dei condomini, chi abbia anche votato in assemblea la delibera per i lavori. In caso di demolizione e ricostruzione di edifici, c’è l’obbligo di presentare l’istanza per l’acquisizione del titolo abitativo. In caso di titolo non richiesto, i lavori dovranno essere già partiti oppure dovrà essere già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti con versamento di un acconto.
Se l’obiettivo di Giancarlo Giorgetti è limitare i costi del Superbonus per le casse dello Stato, che ammonterebbero a circa 150 miliardi di euro complessivi, il colpo di mano rischia di scontentare gli alleati di governo. Il ministro dell’Economia ha infatti presentato il decreto fuori dall’ordine del giorno in Consiglio dei ministri e Forza Italia, pur comprendendo le sue ragioni, ha chiesto delle migliorie nell’iter parlamentare con lo scopo di salvaguardare il settore dell’edilizia, nel complesso di un’economia già duramente colpita da tassi di interesse e inflazione.
Quelle di Forza Italia non sono state le uniche critiche interne alla maggioranza dopo la mossa a sorpresa di Giorgetti. Anche per questo, il governo sta già lavorando ad alcune modifiche in vista della versione finale del decreto, cercando di ammorbidire lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura soprattutto nel caso delle zone terremotate e dei redditi più bassi. Già immediatamente dopo l’annuncio di Giorgetti, tra l’altro, è esploso il malcontento dei sindaci delle zone del cratere sismico, che chiedono un incontro al governo e hanno spiegato di essere pronti a manifestazioni di protesta se il decreto non sarà corretto da emendamenti migliorativi.
Tra chi ha espresso preoccupazione per la nuova stretta del Superbonus c’è anche Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio appartenente a Fratelli d’Italia, che si dice molto preoccupato per lo stop del cosiddetto contributo rafforzato nelle aree del cratere sismico del Centro Italia. In particolare, Rocca ha ricordato che il ‘Super cantiere’ di Amatrice è partito solo pochi giorni fa e si teme che lo stop a cessione del credito e sconto in fattura possano rallentare notevolmente la fase di ripartenza e ricostruzione a oltre sette anni dall’inizio di uno sciame sismico che ha colpito duramente alcune aree interne già interessate da uno storico spopolamento.