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Superbonus, valori catastali più alti per chi ne ha usufruito?

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Superbonus ancora nel mirino: l’annuncio di Giancarlo Giorgetti, che poi ha corretto il tiro, e i distinguo della maggioranza dopo le proteste delle opposizioni. La revisione riguarderà davvero solo le case fantasma efficientate con il 110%?

Il Piano strutturale di bilancio scuote la politica e i cittadini, con l’annuncio di Giancarlo Giorgetti che ha evidenziato la necessità di rivedere le rendite catastali degli immobili riqualificati con soldi pubblici. Inevitabile, quindi, che il dito venga puntato ancora una volta sul Superbonus, tanto vituperato dal ministro dell’Economia e da gran parte della maggioranza. Giorgetti, d’altronde, ha ammesso che alla luce delle revisioni delle stime Istat sarà difficile centrare una crescita del Pil dell’1% nel 2024.

Le parole di Giorgetti 

Il Piano strutturale di bilancio è ambizioso e realistico, con riforme sulla tassazione e azioni tese a rendere il sistema tributario più efficiente, più favorevole alla crescita e più vicino alle esigenze dei contribuenti. Non dobbiamo andare a fare l’aggiornamento dei valori di mercato, ma cercare le case fantasma. Chi fa ristrutturazioni edilizie è tenuto ad aggiornare i dati catastali, andremo a vedere se lo hanno fatto e nel caso andrà a beneficio dei Comuni” – aveva spiegato Giancarlo Giorgetti in Parlamento – “Sul breve termine restiamo prudenti, la prossima manovra si baserà sia sugli spazi di bilancio disponibili, sia sul reperimento di coperture adeguate. Puntiamo a rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscali e l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni, a stanziare risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per il sostegno alla natalità e alle famiglie più numerose“.

Le reazioni 

Le parole di Giorgetti hanno trovato subito la protesta delle opposizioni, ma anche qualche dubbio all’interno della stessa maggioranza. Case e bonus edilizi, infatti, sono un tema molto caro a Forza Italia, che in questo ambito si è sempre differenziata dagli alleati di governo di Lega e Fratelli d’Italia.
Il ministro ha citato l’aggiornamento dei valori catastali per gli immobili che hanno usufruito di tutti gli incentivi, e non solo del Superbonus. Questo riguarda potenzialmente milioni di italiani che hanno usufruito anche dei bonus ordinari” – il commento di Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia del Pd – “Vorrei avere qualche elemento in più, è un’informazione dirompente rispetto a ciò che questa maggioranza ha sempre sostenuto, rigettando qualunque aggiornamento dei valori catastali“.
Ancora più dura la reazione di Agostino Santillo, deputato M5S: “Al governo sono politicamente disperati, è palese: se dopo due anni devono ancora ricorrere alla ridicola e inconsistente bugia del buco di bilancio del Superbonus, vuol dire che hanno terminato ogni argomento, vuol dire che hanno terminato ogni argomento. Pagheremo il ‘Pacco di stabilità’ con tagli fino a 13 miliardi all’anno sulla pelle dei cittadini, pagheremo le promesse tradite proprio sui bonus edilizi che hanno affossato vigliaccamente e tutte le altre sciocchezze che hanno raccontato in questi anni agli italiani pur di sedersi sulle poltrone“.
Alla Camera, poi, c’è stato un altro affondo del Pd, da parte del vicecapogruppo Toni Ricciardi: “Giorgetti pensa di riformare il valore catastale Imu solo per chi ha usufruito del Superbonus? Come se un amministratore locale invitasse i cittadini a fare la raccolta differenziata e poi li punisse. Ci sembra una decisione molto ingiuta, auspichiamo che prima o poi dal Mef ci diano i dati per cappire l’impatto del Superbonus su economia e occupazione. I cittadini che hanno investito su una misura di efficientamento non possono essere puniti o tartassati dallo Stato per averla fatta, è una follia“.

La situazione 

È innegabile che il Superbonus, insieme ad altri bonus edilizi istituiti negli ultimi anni, oggi pesi drammaticamente sulle casse dello Stato. Ma è altrettanto innegabile che la revisione del Pil al ribasso, anche per quanto riguarda le stime dell’Istat, sia dovuta proprio allo stop di vari bonus (a cominciare dall’ormai ex 110%) che avevano consentito di rilanciare un settore in crisi come quello dell’edilizia e di far crescere, per circa un terzo, il Pil italiano del 12,3% nel biennio 2021-2022 (dati Ance).
La situazione è complessa e confusa, tanto da dividere anche la stessa maggioranza, con la Lega che aveva fatto subito quadrato intorno a Giancarlo Giorgetti. “Il ministro è stato molto chiaro a Pontida nello spiegare che non c’è intenzione di aumentare le tasse per famiglie e imprese. Ci sarà una richiesta di tagli sulla spesa pubblica, escludendo la sanità, e i sacrifici saranno richiesti a chi in questi mesi ha guadagnato molto anche grazie ai tassi di interesse molto alti della Bce” – il commento di Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera – “Si chiederà un contributo soprattutto alle banche, si vedrà in quale forma, il Mef sta studiando. E nell’audizione di oggi è stato precisato che è probabile una revisione dei valori catastali per chi ha beneficiato di risorse pubbliche con il 110%“.

La reazione della maggioranza

Tutto rientrato, quindi, in una maggioranza di governo compatta? Macché. C’è chi difende l’intenzione del Mef e di Giorgetti, come ad esempio Fratelli d’Italia, dove Marco Osnato (deputato e presidente della Commissione Finanze di Montecitorio) spiega: “Sono d’accordo, c’è chi ha aumentato il valore del proprio importo grazie a una contribuzione importante con soldi pubblici, di tutti gli italiani, e quindi è giusto contribuire nel modo corrispondente al nuovo stato dell’immobile“.
Leggermente meno in linea con l’annuncio di Giorgetti, invece, Forza Italia. “Il tema catasto e più in generale quello della casa per Forza Italia è da sempre prioritario, ne difenderemo il valore economico, affettivo, valoriale. L’iniziativa è circoscritta però alle case fantasma non registrate al catasto e a case ristrutturate con benefici pubblici, ma si conferma il nostro no alla revisione generale degli esami catastali“, spiega il deputato Alessandro Cattaneo, che pur cercando di difendere il ministro dell’Economia traccia anche una linea di demarcazione dagli alleati di governo. Lo stesso vale per il deputato Maurizio Casasco, che di Forza Italia è anche il responsabile Economia: “C’è già una legge che riguarda l’aggiornamento dei valori catastali, Giorgetti ha parlato di case fantasma e non ha detto che dobbiamo farlo in assoluto. Da sempre Forza Italia ha a cuore la casa e valuterà con attenzione, perché famiglie e case sono state già abbastanza colpite“.
Resta da capire se, viste le proteste e le prime distinzioni di merito, la maggioranza eventualmente potrà correggere il tiro sulle revisioni catastali: riguarderanno davvero solo le ‘case fantasma’ e solo quelle efficientate con il 110% o l’Imu aumenterà anche per le seconde case oggetto di altre detrazioni fiscali previste da tutti gli altri bonus edilizi? Se il campo d’azione resterà circoscritto agli ambiti assicurati da Giorgetti, difficilmente la revisione dei valori catastali potrà avere un impatto davvero significativo sulle casse dello Stato.