
Si terrà domani a Firenze il summit internazionale “Crisi idrica globale e soluzioni locali” organizzato dagli idrogeologi italiani.
Gli eventi atmosferici estremi (come quelli che hanno portato alla tragedia di Ischia o alle tante alluvioni degli ultimi mesi) e l’ondata di siccità che ha colpito il nostro Paese rendono evidente il ruolo che la ricerca e lo studio idrogeologico deve avere per adattarci al clima che cambia.
Per questo motivo domani si terrà a Firenze il summit internazionale degli idrogeologi “Crisi idrica globale e soluzioni locali” organizzato dal gruppo italiano della Associazione Internazionale degli Idrogeologi (Iah-Italy) e Acquifera Aps.
Si discuterà del ruolo dell’idrogeologia in tempo di cambiamenti climatici e di conflitti idrici grazie agli interventi di numerosi scienziati italiani ed internazionali.
Le acque sotterranee, spiegano i promotori del convegno internazionale, “rappresentano non solo un serbatoio di acqua naturale che agisce da riserva durante i periodi di siccità, ma anche un bene prezioso di cui è importante preservarne la qualità, la quantità, l’accessibilità economica e sociale, soprattutto ove sono più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici”.
“Per questo – concludono – è importante che l’idrogeologia conquisti un suo preciso spazio nella progettazione e nella pianificazione per supportare le politiche di gestione dell’acqua, anche nell’ambito della cooperazione internazionale”.