L’iniziativa parte dalla piattaforma #Città30Subito, a cui si uniscono numerose associazioni e attivisti di tutta Italia.
“Stop al Nuovo Codice della Strage” è una mobilitazione che parte dalla Piattaforma #Città30Subito a cui si uniscono numerose associazioni e attiviste/i di tutta Italia: Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, Fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada.
Dal 9 fino al fino al 12 marzo oltre 40 città italiane contro la riforma del Codice della Strada voluta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ora in discussione in Parlamento.
Sono previste manifestazioni a Bologna, Torino, Milano, Padova, Firenze, Modena, Roma, Napoli, Lecce, Perugia, Varese.
“La riforma viene proposta ‘per salvare vite in strada’ – scrive in un comunicato la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), che aderisce alla piattaforma – ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Infatti, limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia Ztl, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica“. “La proposta di riforma da una parte promuove misure-vetrina – prosegue la Fiab – come l’inasprimento di alcune pene o l’alleggerimento delle limitazioni ai neopatentati, e dall’altra strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose, che non migliorano le norme attuali, e addirittura vanno ad aggravare la situazione“.
A Roma nella mattina di domenica 10 marzo, in Piazza Sant’Apostoli, i partecipanti hanno indossato tute bianche macchiate di rosso e maschere senza volto per rappresentare la violenza subìta dalle vittime della strada.
A Torino martedì 12 marzo tra le 7.30 e le 10.30, nei pressi della Stazione Porta Nuova è previsto un die-in lungo le strisce di un attraversamento pedonale, durante i tempi verdi del semaforo pedonale, per cui i partecipanti si posizioneranno lungo le strade.
Gesti simbolici che puntano a dare una rappresentazione visiva del problema, agendo nello spazio pubblico e coinvolgendo i passanti, per offrire uno sguardo diverso, più consapevole, su scenari drammaticamente possibili. Il tentativo di dare corpo ai numeri delle vittime avviene anche grazie a installazioni di oggetti (caschetti, scarpe, le bici straiate a terra) che vogliono risvegliare le coscienze e dare conto della “dimensione” del problema, con un messaggio rivolto non solo al governo ma alla cittadinanza.
Oggi ho partecipato alla manifestazione ‘Stop al nuovo Codice della Strage’ chiedo che la riforma venga modificata, bisogna puntare sulla prevenzione, sulla responsabilità delle amministrazioni locali e sulle buone pratiche europee. Firma la Petizione https://t.co/41qiF0dlr7 pic.twitter.com/y7EFZ6Rlth
— Alessio D’Amato (@AlessioDAmato_) March 10, 2024