Secondo uno studio realizzato su nove ospedali italiani, tra il 2018 e il 2021 gli accessi al pronto soccorso dei giovani sono aumentati drasticamente
Bullismo e ansia da prestazione scolastica che generano un livello di stress insostenibile. Lo dimostra l’aumento drastico degli accessi al pronto soccorso dei giovani per motivi psichiatrici. I dati emergono da un’analisi condotta sui dati clinici ospedalieri ricavati dalle visite al pronto soccorso dei giovani tra gli zero e i 17 anni, nel periodo che va dal 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2021 in nove ospedali italiani: Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Roma (2 ospedali), Sassari, Trieste, e Torino, per un bacino di utenza pari a sette milioni di persone. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Jama Network Open e coordinato dal neuropsichiatra Benedetto Vitiello dell’Università di Torino.
I motivi delle visite psichiatriche al pronto soccorso
Trai principali motivi delle visite psichiatriche al pronto soccorso c’erano l’agitazione psicomotoria, l’ansia, disturbi alimentari, intenzione suicidaria e tentativi di suicidio. Nello specifico i disturbi alimentari sono aumentati del 294,8%, l’ideazione suicidaria del 297,8% e i tentativi di suicidio del 249,1% durante il periodo di studio. L’età media dei pazienti era di 13,8 anni e il 63,2% era composto da bambine e ragazze. Le visite psichiatriche sono aumentate passando da 2.655 nel 2018 a 4.660 nel 2021.
La scuola in presenza e lo stress
Dallo studio è emerso che queste urgenze di natura psichiatrica sono aumentate con il ritorno a scuola degli studenti e delle studentesse. Infatti durante le chiusure dettate dalla pandemia da Covid19, le visite psichiatriche al pronto soccorso hanno subito un calo. Proprio su questo ha ragionato il Professor Vitiello, spiegando che si dovrebbe intervenire per rendere la scuola meno stressante e soprattutto prestare attenzione a fenomeni che si verificano all’interno della scuola, come ad esempio il bullismo, l’ansia da prestazione o il confronto tra coetanei.