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Stelle cadenti sempre più difficili da vedere a causa dell’inquinamento luminoso

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A partire da ieri e per i prossimi quattro giorni si potranno ammirare le stelle cadenti, ma non è così semplice a causa del sempre più intenso inquinamento luminoso

La notte di San Lorenzo, meglio nota come notte delle stelle cadenti, è da sempre un appuntamento importante per gli appassionati e non. Ci si ritrova, tutti insieme, per fissare il cielo a caccia di stelle e poter esprimere il tanto agognato desiderio. Eppure ogni anno diventa sempre più difficile vedere le scie luminose. Il motivo? L’inquinamento luminoso che colpisce le grandi città industrializzate. Purtroppo l’Italia detiene il record del cielo più inquinato dal punto di vista luminoso.

Un nuovo studio sull’inquinamento luminoso

Sulla celebre rivista Science Advances è stato pubblicato uno studio sul tema dell’inquinamento luminoso, con il quale è stata disegnata una vera e propria mappa, per individuare l’entità del problema. Da questo studio emerge che più dell’80% del mondo si trova sotto un cielo inquinato e che la Via Lattea è nascosta per più di un terzo. Non stupisce allora che non riusciamo a vedere le stelle cadenti.

Il consiglio di Giorgio Di Bernardo per poter ammirare le stelle cadenti

Sull’argomento abbiamo intervistato Giorgio Di Bernardo, giornalista aerospaziale e scrittore, che ha parlato del fenomeno dell’inquinamento luminoso e delle stelle cadenti. “Si tratta di un problema per tutte le osservazioni astronomiche, tanto che in molte città, compresa Roma, gli osservatori astronomici non sono più utilizzati perché è quasi impossibile vedere il cielo in maniera trasparente. Il problema si fa ancora più grosso per noi profani che vogliamo vedere le scie. Se siamo in città c’è poco da fare, l’ideale sarebbe quello di andare in riva al mare o di spostarsi più nell’entroterra” ha dichiarato Giorgio Di Bernardo.

Speciale di TeleAmbiente con l’intervista completa a Giorgio Di Bernardo