Allarme negli Stati Uniti d’America per il primo possibile focolaio umano di influenza aviaria.
Primo possibile focolaio umano di influenza aviaria negli Stati Uniti d’America. Dopo essere entrati in contatto con un paziente affetto dal virus H5N1, almeno sei operatori sanitari del Missouri hanno avuto lievi sintomi respiratori. Successivi test clinici avrebbero individuato la presenza della patologia. Una notizia che, in attesa di conferme ufficiali dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), sta facendo il giro del Globo. Già, perché almeno Oltreoceano l’episodio potrebbe rappresentare la prima trasmissione di influenza aviaria da persona a persona.
Health workers in Missouri tested after person hospitalized for bird flu https://t.co/nG5TrB7nUB
— USA TODAY (@USATODAY) September 27, 2024
Niente panico, però, a detta degli scienziati. Sì, perché il paziente affetto dal virus H5N1, nonostante la presenza di patologie croniche, è guarito in pochi giorni. Un’infezione che, tra l’altro, non sarebbe arrivata né dall’interazione con animali selvatici né dall’utilizzo di latte crudo.
“Negli allevamenti i nuovi virus, che emergono da serbatoi selvatici, possono trovare una “cassa di risonanza” utile a replicarsi per arrivare all’essere umano“, aveva spiegato a Teleambiente il virologo Giacomo Gorini.