A confermare la presenza del virus H5N1 nei resti del plantigrado è stata l’Alaska Department of Environmental Conservation.
Preoccupazione in Alaska, negli Stati Uniti d’America, dopo il primo orso polare morto a causa dell’influenza aviaria. A confermare la presenza del virus H5N1 nei resti del plantigrado è stata l’Alaska Department of Environmental Conservation. Dopo essere stata recuperata a ottobre 2023 vicino a North Slope, la carcassa dell’animale è stata sottoposta a un esame necroscopico. E così gli scienziati hanno individuato la malattia che, soprattutto in Europa, in Asia e nell’America del Sud, sta sterminando intere specie faunistiche. Secondo i ricercatori, il mammifero dall’inconfondibile pelo bianco sarebbe morto dopo avere mangiato un uccello abbattuto dall’influenza aviaria. Nel corso degli ultimi anni, la patologia ha ucciso oltretutto foche, lontre, orsi neri e volpi. Proprio per questo il rischio di una futura pandemia del virus H5N1 non può essere escluso.
Polar bear dies from bird flu as H5N1 spreads across globe https://t.co/MfjUxp4fDa
— Guardian Environment (@guardianeco) January 2, 2024