Roma, quartiere Pietralata, a pochi passi dalla metro Quintiliani. Ecco dove sorgerà il nuovo stadio. Ne parliamo nella puntata di Vox Populi, il nuovo programma di TeleAmbiente a cura di Mariaelena Leggieri.
Prima c’era il progetto dello stadio a Tor di Valle (non andato in porto), ora, invece, il luogo scelto per la realizzazione dello stadio della Roma è la zona di Pietralata.
Ci troviamo nel quadrante Nord Est della capitale, in uno spazio compreso tra via dei Monti di Pietralata, via dei Monti Tiburtini e via Livorno, a meno di un chilometro dal secondo scalo ferroviario di Roma e tra le metro Pietralata e Quintiliani.
Se da una parte la decisione sembra accogliere i consensi di molti, alcuni cittadini, associazioni e residenti della zona non sono favorevoli al progetto. Ciò ha anche portato alla nascita del Comitato Stadio Pietralata No Grazie.
Siamo andati con uno dei membri del comitato, Daniele Caputo, sul posto dove sorgerà il nuovo stadio. Uscendo dalla metro A fermata Quintiliani il paesaggio è desolato. C’è solo un cantiere in corso perché quella zona è già destinata ad accogliere altre strutture, non solo il nuovo stadio della squadra giallorossa. Ma sempre quest’area, come ci racconta Daniele, era destinata ad accogliere un parco pubblico.
“Lo studentato della Sapienza, accanto il Tecnopole e il Campus biomedico. A pochi passi c’è anche l’ospedale Pertini. Un’area già affollata ma che continua ad essere una tra le più carenti di verde. Questi 14 ettari erano destinati ad un’area verde, proprio quelli dove sorgerà lo stadio della Roma, con la ‘truffa’ dell’idea di ‘parco stadio’“, spiega ai microfoni di TeleAmbiente, Daniele Caputo.
Ad aggiungere a riguardo il suo parere Paolo Berdini, urbanista ed ex assessore Roma Capitale, tra i principali oppositori al progetto di Tor di Valle: “Il terreno su cui si vuol far sorgere lo stadio è un terreno pubblico, il terreno di Tor di Valle era un terreno di speculazione, un terreno privato. Quindi, ben venga Pietralata. Qual è l’unico punto di ostacolo? La convenzione con le Ferrovie dello Stato e il Comune di Roma, parlo del 1992, prevedeva che in quella zona ci fosse un parco. Questa era la compensazione delle ferrovie in cambio dell’edificazione di molti edifici“. E conclude: “La periferia di Pietralata ha diritto ad avere un parco. Una volta fatto e lo stadio entrerà in quel comprensorio, allora ben venga lo stadio“.
Veloccia: “Non è l’area dove sorgerà lo stadio della Roma quella destinata a parco pubblico”
Ma l’attuale assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia ribatte: “Qualsiasi opera proposta nella città ha sempre un comitato che dice che no va bene. Ma ho molto rispetto delle obiezioni che vengono fatte, però ricordo una cosa. Non è l’area dello stadio quella promessa da Ferrovie come parco pubblico ma è un’altra. E noi stessi abbiamo chiesto a Ferrovie di accelerare per la realizzazione di quel parco che si trova all’interno di un’altra area che è quella del piano di assetto della Tiburtina”. E aggiunge: “La realizzazione dello stadio permetterà la creazione di un vero e proprio parco urbano di almeno 10 ettari, cosa che purtroppo manca da tanto tempo su quel quadrante”.
Cacciatore: “Esperienza di Tor di Valle da non ripetere”
“Quell’ipotesi dell’impianto dell’AS Roma a Tor di Valle non aveva nulla di sostenibile. – spiega Ferdinando Bonessio, presidente Commissione Sport Roma Capitale – Pietralata è un’area che il piano regolatore prevede come edificabile e, soprattutto, potrebbe avere un contesto di viabilità e di trasporto pubblico ben differente. La presenza della linea ferroviaria e delle stazione metro Quintiliani e Monti Tiburtini, e una mobilità ciclopedonale significativa”.
“Se il progetto di Tor di Valle verrà traslato su quello di Pietralata ci saranno grossi problemi. – Marco Cacciatore, presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti Regione Lazio – Il politecnico di Torino definì quel progetto catastrofico in termini di impatto alla viabilità”.
Max Leggeri: “Come non si può essere favorevoli a qualcosa che va a qualificare una zona popolare”
“Ben venga qualcosa che va a migliorare la città non solo dal punta di vista urbanistico, ma si va a regalare qualcosa alla società e ai nostri ragazzi.- afferma Max Leggeri, speaker Retesport, parlando della sua posizione in merito al progetto dello stadio su Pietralata – Credo che, contrariamente rispetto a quanto progettato dalla precedente società che, anziché costruire uno stadio voleva praticamente tirare su una cittadella, speculando con una serie di edificazioni evidentemente non in linea con i canoni urbanistici di questa città, questa attuale proprietà, i Friedkin, vogliono costruire la casa della Roma”.