Il futuro impianto tra indiscrezioni, proteste e un’interrogazione (annunciata) in Assemblea Capitolina.
Il futuro stadio della Roma, a Pietralata, sta diventando sempre più un mistero. Tra indiscrezioni, piccoli colpi di scena e (annunciate) interrogazioni nell’Assemblea capitolina, la trama s’infittisce mentre proseguono i sondaggi preliminari, propedeutici agli scavi archeologici, nell’area intorno a via degli Aromi.
Stadio Roma, spunta Caltagirone?
Un clamoroso colpo di scena potrebbe essere l’inserimento della nota famiglia di imprenditori, in primis nel settore edile, dei Caltagirone.
Un’indiscrezione finora non confermata, ma rivelata da Ugo Trani, giornalista de Il Messaggero, il principale tra i quotidiani di proprietà del gruppo Caltagirone Editore (e quindi, una fonte assolutamente autorevole). Francesco Gaetano Caltagirone, capostipite della famiglia di costruttori, avrebbe infatti già avviato contatti con la Dan e Ryan Friedkin, proprietari dell’AS Roma.
“Il Gruppo Caltagirone lo conoscete tutti, stanno preparando l’entrata in scena e solo così si potrà realizzare lo stadio. Gli americani di prima (la precedente proprietà di James Pallotta, ndr) non lo avevano capito, questi (la famiglia Friedkin, ndr) invece sì” – aveva rivelato qualche giorno fa Ugo Trani a Te la do io Tokyo, su TeleRadioStereo (emittente radiofonica vicina alla famiglia Caltagirone) – “Siamo già oltre la trattativa, stanno sistemando tutto per poi irrompere sul progetto stadio. L’attesa potrebbe essere breve, si stanno muovendo da almeno una decina di giorni“.
Il giallo dei permessi per gli scavi
Se l’eventuale ingresso di Caltagirone potrebbe dare una notevole spinta all’attuazione del progetto, c’è però un mistero che riguarda i permessi per i carotaggi, propedeutici agli scavi archeologici veri e propri, già partiti nell’area dell’autodemolizioni di via degli Aromi, al civico 50. A parlarne è stato Daniele Diaco, consigliere capitolino del M5S, che ha annunciato di voler presentare un’interrogazione in Aula Giulio Cesare.
“Dal cartello esposto, si evince come non ci siano i permessi da parte di Roma Capitale di effettuare i lavori. Farò tutte le verifiche del caso con un’interrogazione perché tutti i cittadini abbiano informazioni corrette e trasparenti e vengano ascoltati” – ha spiegato Diaco – “Tutti i problemi che dovessero sorgere vanno affrontati in modo democratico, partecipato e inclusivo“.
Nuove proteste
Il sopralluogo di Daniele Diaco è avvenuto insieme ad alcuni esponenti del comitato ‘Sì al Parco Sì all’Ospedale No allo Stadio’, che da tempo si batte contro il progetto. I residenti di Pietralata riuniti nel comitato hanno anche organizzato una lunga escursione nel parco interessato dal progetto del futuro stadio della Roma. “Quest’area è ricca di storia e natura, tanti residenti neanche sapevano di avere un simile ‘polmone verde’ a due passi da casa“, hanno spiegato gli organizzatori, che hanno anche protestato contro i primi carotaggi partiti in via degli Aromi.