L’Efsa lancia l’allarme sul superfood considerato l’alimento del futuro, l’alga spirulina: “Potrebbe essere contaminata da cianotossine”. Ma quanto dobbiamo preoccuparci?
I superfood sono una speciale categoria di cibi naturali a ridotto contenuto calorico e ricchissimi di nutrienti: una fonte eccezionale di antiossidanti e nutrienti essenziali, quelli che noi non siamo in grado di produrre (Food Matters)
Secondo un recente sondaggio del Bfr tedesco, l’istituto federale per la valutazione del rischio, il 48% della popolazione pensa che i superfood abbiano proprietà benefiche e debbano far parte di una dieta sana.
Ma la spirulina è stata oggetto di un’allerta da parte dell’Anses (Associazione Nazionale Stress e Salute) ricordando che l’alga può contenere cianotossine, batteri e tracce di metalli pesanti (piombo, arsenico e mercurio) assorbiti durante la coltivazione in zone inquinate (sono stati segnalati dall’Anses casi negli Stati Uniti, a Cuba, in Thailandia, in Messico, in India, in Israele ma anche in Italia).
Anche l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nella “Revisione e analisi della presenza, esposizione e tossicità delle tossine dei cianobatteri negli alimenti” pubblicata nel 2016 e nel recente rapporto Clefsa (Climate change and Emerging risks for Food Safety), mette in guardia i consumatori da queste microalghe, sottolineando che “in ambienti naturali, potrebbero essere contaminate da cianotossine perché vivono nello stesso ambiente marino dei cianobatteri che le producono. I cambiamenti climatici potrebbero contribuire ad aumentare la probabilità di fioriture di cianobatteri tossici”.
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Si tratta però di un allarme che non ha trovato conferma nel test del mensile Il Salvagente: su 17 prodotti analizzati base di spirulina (tra integratori, pasta, pane e barrette) i risultati mostrano l’immagine di un mercato pulito. Alcune delle analisi si sono soffermate proprio alla ricerca dei cianobatteri. Ciò è possibile perché la coltivazione viene fatta in bacini chiusi, cioè senza l’ingresso di acqua non controllata che potrebbe apportare dei contaminanti.
Riccardo Quintili, direttore della rivista Il Salvagente, che ci ha spiegato i risultati emersi dal test. Troverete QUI l’intervista completa.
Cosa è la Spirulina?
Nota anche come Arthrospira platensis, la spirulina è un’alga che vive in laghi salati con acque alcaline. A seguito di studi mirati è emerso che è molto preziosa, in quanto possiede molteplici proprietà nutrizionali e terapeutiche grazie alle sostanze in essa contenute.
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Quest’alga è ricca di biliproteine, ovvero proteine vegetali, che sono state predigerite dalla pianta stessa e che permettono una migliore assimilazione. La quantità varia dal 51% al 71%. Sono presenti anche amminoacidi essenziali, quali la metionina, la cisteina e la lisina, oltre ad acidi grassi essenziali, minerali e oligoelementi come ferro, potassio, calcio, cromo, rame, magnesio, manganese, fosforo, sodio, zinco e selenio ed oligoelementi.
L’alga spirulina, oltre a essere una buona fonte proteica, è anche ricca di micronutrienti quali vitamine del gruppo A, del gruppo B – tiamina, riboflavina, nicotinamide, piridossina, acido folico – vitamina C, vitamina K, vitamina D e la vitamina E.