Nello spazio abbiamo una parte la SpaceX che continua a collezionare successi, dall’altra la corsa della Cina e la nuova missione dell’Esa. Tutte le novità sulle missioni spaziali passate, presenti e future
Il quinto lancio di Starship è stato un vero successo perché per la prima volta nella storia è stato recuperato un razzo delle dimensioni e della pesantezza del primo stadio, mentre il secondo stadio, ossia la vera e propria navetta, è ammarrato nel punto prestabilito. Quindi il razzo è riuscito a tornare sulla rampa di lancio, mentre la Starship ha proseguito il suo volo ed è rientrata con lo scudo termico che la proteggeva, nel punto prestabilito.
I prossimi passi della SpaceX nello spazio
Giorgio Di Bernardo, giornalista aerospaziale, ha spiegato quali saranno le prossime mosse della SpaceX di Elon Musk. “Nel prossimo volo tenterà il recupero sulla torre di lancio di tutte e due le parti del razzo, sia il primo stadio sia la navetta”. Il nuovo tentativo, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe avvenire il prossimo 23 novembre, dunque a poche settimane dal successo ottenuto in concomitanza con il compleanno di Gwynne Shotwell, il presidente di SpaceX. “Ma non finisce qui – spiega ancora Di Bernardo – Musk ha già detto che è pronta la seconda versione di questo razzo, ancora più grande e addirittura una terza versione, capace di portare centinaia di tonnellate di peso in orbita. INfie il prossimo obiettivo è Marte: nel 2026 vuole mandare due astronavi verso Marte e nel 2028 vuole mandarne altre due con un equipaggio umano sopra”.
La NASA fatica, la Cina conquista
Se da una parte la NASA arranca e per la Boeing, dopo l’insuccesso di Starliner, si vocifera che voglia vendere il suo asset spaziale, dall’altra la Cina colleziona un successo dietro l’altro. Dopo la riuscita della missione lunare, ora il paese asiatico punta a Marte e a Venere. “Nel 2028 i cinesi manderanno una sonda diretta verso Marte con l’obiettivo di atterrare sul pianeta rosso, raccogliere dei campioni e nel 2031 riportarli a terra. Una missione estremamente complessa che prevede il primo lancio in assoluto da un altro pianeta. In più la Cina vuole arrivare anche su Venere, che finora è il pianeta dove solamente di fatto i russi riuscirono ad atterrare, un pianeta complicatissimo. I cinesi non vogliono atterrare ma vogliono raccogliere dei campioni dall’atmosfera di Venere che è estremamente densa e calda” ha spiegato Di Bernardo.
Il mercato dei viaggi turistici nello spazio
Un altro mercato florido e importante è quello dei viaggi turistici nello spazio e, visti i successi, raggiunti, sembra proprio che anche la Cina voglia inserirsi in questo ambito. “La società si chiama Deep Blue Aerospace ha annunciato che nel 2026, alla fine di una serie di test sul razzo, offriranno dei biglietti per andare in orbita a turisti spaziali ad un costo di 210 mila dollari ma che è meno della metà del costo che chiede ad esempio la Blue Origin di Jeff Bezos che ne chiedo 450mila”.
Il terzo attore: l’Agenzia Spaziale Europea
In questo quadro si inserisce il terzo attore, l’Agenzia Spaziale Europea che, nonostante alcune difficoltà, ha lanciato la missione Hera. “L’obiettivo di questa missione europea è quello di controllare la deviazione avvenuta due anni fa su un asteroide e di verificare se è efficace un eventuale sistema di dirottamento di un asteroide, che potenzialmente potrebbe essere pericoloso per la Terra. In altre parole se ci dovessimo accorgere che un asteroide rappresenta un pericolo per la Terra, attraverso questi studi noi potremo deviarlo o meno in maniera di proteggerci” ha concluso Giorgio Di Bernardo.