Home Attualità Inquinamento Microplastiche, le coste della Galizia invase dalle lacrime di sirena. Greenpeace: “Disastro...

Microplastiche, le coste della Galizia invase dalle lacrime di sirena. Greenpeace: “Disastro ecologico”

spagna galizia microplastiche lacrime sirena

Tonnellate di granuli di plastica hanno invaso le coste della Galizia, in Spagna. Greenpeace: “Un disastro ecologico”.

Sulla costa a nord della Spagna, in Galizia, si è riversata una marea di minuscole palline in plastica – le cosiddette lacrime di sirena – caduti dalla nave container Toconao. Lo sversamento di oltre 1000 sacchetti di pellet è avvenuta lo scorso 8 dicembre, facendo scattare l’allarme per un disastro ambientale. Infatti, la nave gestita dalla società danese Maersk, mentre navigava a circa 80 km a ovest di Viana do Castelo, nel nord del Portogallo, ha perso almeno sei container. Di questi, uno conteneva almeno 26 tonnellate di palline di plastica, mentre gli altri trasportavano merci come pellicola trasparente, pneumatici e salsa di pomodoro.

Un vero e proprio “disastro ambientale”, come lo ha definito Greenpeace, che ha visto l’invasione delle coste della Spagna, in particolare sulle Rías Baixas e sulla Costa da Morte. Una marea di pellet di proprietà della Bedeko Europe, che il 4 gennaio ha confermato l’entità del danno ecologico, stimando il contenuto del container: circa mille sacchi di pellet da 25kg ciascuno. Una fuoriuscita di circa 25.000 kg di granuli di plastica.

 

La Giunta della Galizia intanto ha attivato il Camgal, il piano di emergenza per l’inquinamento marino accidentale, mantenendo però il livello di emergenza a 1, riservato ad episodi di inquinamento ambientale di piccola entità. Il 5 gennaio però, il Governo ha notificato alla Giunta di dover attivare il livello di emergenza 2 per poter ricevere “un sostegno efficace” nella raccolta e nella pulizia dei pellet con palline di plastica.

Nel frattempo, molti volontari e associazioni si sono attivati per ripulire le coste galiziane, senza però ricevere indicazioni dalle amministrazioni sullo smaltimento dei pellet.

 

Microplastiche, cosa sono le “lacrime di sirena” che hanno invaso le coste della Galizia

Le microplastiche si trovano ormai ovunque sul nostro Pianeta, anche nell’organismo umano. Ma non tutte le minuscole particelle di plastica derivano dalla frammentazione di oggetti più grandi. È il caso delle cosiddette lacrime di sirena (nurdle), che sono invece plastiche primarie, microscopiche palline con cui vengono prodotti altri oggetti. Sono la base della maggior parte dei prodotti in plastica e le loro dimensioni vanno dal millimetro al mezzo centimetro, rendendo semplice il loro trasporto. Non sempre però, la gestione delle lacrime di sirena si è svolta senza intoppi.

Nel 2017, circa 2,25 miliardi di granuli finirono in mare da una nave ormeggiata a Durban, in Sud Africa, e finirono in Australia occidentale, a 8.000 km di distanza. Tre anni dopo, 10 tonnellate di pellet caddero in mare al largo delle coste tedesche quando un container sulla MV Trans Carrier fu danneggiato da una tempesta.

Ogni anno vengono prodotti circa 300 milioni di tonnellate di granuli in plastica, di cui si stima che circa 230 mila tonnellate finiscano negli oceani. Sebbene le autorità affermino che i pelle non sono tossici, si teme che la vastità dell’inquinamento sulle coste spagnole possa mettere in pericolo la fauna selvatica, l’ambiente e l’industria della pesca locale.