Sostenibilità, a Pisa la prima casa in canapa e calce per dire addio a condizionatori e riscaldamento

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Sostenibilità. Si può dire addio ai condizionatori ed al riscaldamento? La risposta è sì, grazie alla casa passiva in canapa.

Per vedere però questo tipo di abitazioni nelle nostre città, bisognerà aspettare ancora un po’.

La prima casa passiva infatti è ancora un cantiere aperto e si trova a Cascina località San Prospero in provincia di Pisa.

Si tratta di una costruzione in biocomposto (canapa e calce) che permetterà il massimo risparmio energetico.

La canapa infatti, ha la capacità di inglobare anidride carbonica nel corso del proprio ciclo di vita in quantità superiore alla quantità immessa in atmosfera per la produzione del biocomposto.

Questa caratteristica permetterà di creare abitazioni ben isolate dal punto di vista termico e acustico.

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Nei prossimi mesi vedremo sorgere una villetta a due piani con struttura portante in legno FSC e muri di tamponamento realizzati con il composto di canapa e calce, che verrà utilizzato anche per isolare la copertura, garantendo la massima traspirabilità dell’involucro.

Ma a rendere davvero speciale questa casa passiva è il fatto che non sarà necessario installare né un impianto di riscaldamento né un impianto di raffrescamento, grazie appunto all’elevato isolamento termico garantito dai materiali da costruzione.

Verrà invece inserito un impianto di ventilazione con efficacia di recupero del calore pari al 98%. Per gli elevati standard di sostenibilità, la casa passiva di calce e canapa potrebbe ottenere la certificazione Casa Clima Gold.

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La realizzazione di abitazioni per mezzo di materie prime (il più possibili naturali e traspiranti), come la canapa, è anche fonte di speranza per i coltivatori.

La coltivazione della canapa, che per anni è stata messa da parte (per via del proibizionismo), potrebbe portare oggi ad una vera e propria rivoluzione dell’edilizia green.

E magari gettare luce sugli altri possibili impieghi, con particolare riferimento al settore tessile, alimentare e ad una produzione di carta più sostenibile.

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