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Sostenibilità, Marco Mengoni e la sfida di un tour a emissioni zero e plastic free

Sostenibilità. Spettacoli unici, suggestivi, in cui musica e natura si fondono insieme.

Il Fuori Atlantico Tour di Marco Mengoni si conferma non solo un successo per la straordinaria partecipazione del pubblico ma anche per l’attenzione del cantante all’ambiente, la cultura e la bellezza.

Per il suo tour nei palazzetti della scorsa primavera, Mengoni ha optato per pass e cartelli informativi in cartoncino, bottiglie di vetro nei camerini, materiali monouso biodegradabili al catering.

“Sono rimasto scioccato quando ho visto una balena uccisa dalla plastica che aveva ingerito. Lì ho capito che era venuto il momento di scendere in campo. Ho prestato sempre più attenzione ai piccoli gesti, ho smesso di utilizzare cannucce, porto ovunque una borraccia per evitare bottigliette, faccio la raccolta differenziata, riciclo. Per dipingere uso i barattoli di alluminio dei pelati o dei fagioli. Ogni piccola azione quotidiana è diventata più speciale”.

Così Marco Mengoni descrive l’inizio del suo percorso di consapevolezza.

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L‘impegno del cantante si è ampliato con i concerti estivi del Fuori Atlantico Tour, a emissioni zero, grazie al lavoro svolto con Green Nation e AzzeroCO2, che ha calcolato le emissioni associate ai consumi e agli spostamenti di Mengoni e del suo staff e le ha compensate con l’acquisto di crediti di emissione generati da un progetto di produzione di energia da biomassa per teleriscaldamento in Valtellina, che fornisce elettricità e calore a circa quattrocento famiglie.

Un processo di economia circolare dove ciò che era destinato a rifiuto si è rivelato risorsa.

Il suo tour ha inoltre toccato luoghi simbolo della conservazione artistica e culturale: “Ho portato la musica dove non sono quasi mai stati fatti concerti – ha detto Mengoni – siamo arrivati in punta di piedi e mi ha colpito la reazione degli spettatori: subito dopo la data di Monte Cucco, ad esempio, siamo tornati a pulire e non abbiamo trovato niente, solo rocce. Per me è stata una vittoria”.

L’ultima data, con 25mila presenze, si è tenuta a Risorgi Marche ideato da Neri Marcoré nei comuni colpiti dal sisma.

Si tratta di un modello di festival ecosostenibile nel pieno rispetto di Hora e fauna, senza palchi, luci artificiali, strutture e transenne.

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Si suona a contatto con il pubblico, in scenari aperti raggiungibili solo a piedi o in bicicletta. Contemporaneamente, Lorenzo Cherubini portava il suo villaggio globale Jova Beach Party sulle spiagge italiane, legandosi alla campagna del WWF Plastic Free Tour.

Il punto di svolta verde è dunque ricominciare da sé.

Una scelta normale per il trentenne di Ronciglione, cresciuto con il nonno Sestilio: “Mi ha insegnato a piantare i pomodori in base alle fasi lunari a fare la ricotta a rimanere con i piedi radicati nella terra. E stato lui a stimolare la mia coscienza ambientalistac oggi va di pari passo con la mia musica”.

La tutela dell’ambiente è un vero e proprio stile di vita.

Il doppio cd Atlantico On Tour (tre inediti e diciannove tracce dal vivo) ha un packaging in cartone naturale che sia biodegradabile in due mesi e fibra di mais al posto della plastica, un ottimo fertilizzante preferito all’inquinante.

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Mengoni oltre ad essere ambasciatore italiano della campagna di sensibilizzazione di National Geographic “Planet or Plastic?”, ha lanciato la sfida social #estatesenzaplastica, per incentivare comportamenti virtuosi (ad ora sono oltre 53mila oggetti raccolti), destando l’interesse del Sindaco Beppe Sala che a settembre lo ha invitato a consegnare borracce agli alunni milanesi per l’inaugurazione dell‘anno scolastico.

Pronti a correre ai ripari. dice Marco: “È già tardi, diamoci da fare. Le barriere sono quasi solamente mentali e ci rendono schiavi delle abitudini. Difendiamo questo pianeta che ci è stato dato in prestito. Il mio personale ‘sogno green’ è eliminare gli sprechi e le cose delle quali non ho bisogno. È una crescita personale incredibile”.

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