Sostenibilità. Lavare i piatti a mano o in lavastoviglie? Due azioni che apparentemente possono sembrare simili, ma quale delle due è più nociva? Quali sono gli impatti ambientali che si producono? Quale tipo di lavaggio conviene di più in termini di consumo d’acqua ed energia?
Per rispondere a queste domande, utilizzeremo gli studi di LCA (Life Cycle Assessment), che hanno rilevato come i due metodi, lavare i piatti a mano o con la lavastoviglie sono sorprendentemente simili, anche se una lavastoviglie produce piatti più puliti di una persona che lava a mano.
Attraverso un analisi di sensibilità – come ci spiega Patty L’Abbate, Ecological Economist PhD, nonché capogruppo del M5S in Commissione Ambiente al Senato – appare evidente come l’energia per riscaldare l’acqua sia il fattore più importante che causa impatti elevati di GHG (gas effetto serra), quindi in tutti e due i casi è importante porre attenzione alla quantità di acqua utilizzata e alla temperatura dell’acqua, mentre sono più trascurabili gli impatti derivanti dall’uso di detersivi.
A seconda del metodo di lavaggio che andiamo ad utilizzare, variamo la quantità di energia e di acqua che utilizziamo.
Il lavaggio dei piatti con acqua calda prima di riporli nella lavastoviglie – spiega poi L’Abbate – comporta un consumo di energia e acqua molto più elevato, allo stesso modo, accendendo la lavastoviglie prima che sia piena, si ottiene un consumo superiore a quello necessario per ogni elemento da pulire.
Ma non è tutto, ogni modello di lavastoviglie ha impatti ambientali diversi: i modelli a basso consumo energetico (Prodotti dal 2008 in poi) sono ovviamente più sostenibili.
L’impronta di carbonio per il lavaggio dei piatti:
quasi zero CO2e: a mano in acqua fredda (i piatti non sono puliti)
540g CO2e: a mano, usando poca acqua a e non troppo calda
770g CO2e: in lavastoviglie a 55 ° C
990g CO2e: in lavastoviglie a 65 ° C
8000g CO2e: a mano, con uso stravagante d’acqua
Quali accorgimenti possiamo utilizzare a casa per ridurre l’impatto di carbonio?
Utilizzando una lavastoviglie:
– Non accendere la lavastoviglie prima che sia piena.
– Non sciacquare i piatti sporchi con acqua calda prima di inserirli nella lavastoviglie. Se avete bisogno di risciacquare, riempite il bacino con acqua fredda e sciacquate i piatti con questa acqua, piuttosto che con acqua corrente.
– Dove possibile, utilizzare il programma meno intenso (temperatura più bassa, meno acqua).
– Pulite il filtro e aggiungete regolarmente il sale apposito
– Rimuovere i residui di cibo dalle stoviglie con una spazzola morbida, per non intasare il filtro.
– Scegliere un modello di lavastoviglie che duri a lungo e che sia a basso consumo.
– Accendere la lavastoviglie nel mezzo della notte, ossia in un momento di scarsa richiesta di energia elettrica (il che significa che le centrali elettriche meno efficaci e più sporche non saranno in esecuzione e, di conseguenza, ogni unità di potenza avrà un’impronta di carbonio leggermente inferiore).
– A fine vita, l’apparecchiatura va trattata secondo la normativa per i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e portato nelle riciclerie urbane.
Una curiosità:
Uno studio effettuato nel 2015 presso l’Universita’ di Birmingham nel Regno Unito, ha analizzato le traiettorie d’acqua all’interno della lavastoviglie e ha formulato la tecnica migliore per caricarla: disporre le stoviglie in modo circolare intorno al centro, con i piatti sporchi di carboidrati più vicini al centro (dove il getto d’acqua è al massimo) e i piatti sporchi di proteine sul perimetro (dove il getto d’acqua è più scarso). In effetti molti proprietari di casa troveranno difficile applicare questo metodo, perché non tutte le lavastoviglie sono progettate per supportare questa organizzazione. Ma vale la pena provarci.
Lavando i piatti a mano:
– Non lavare i piatti sotto acqua corrente. Invece riempire il bacino con acqua sufficiente e lavare i piatti.
– Sciacquare i piatti sotto acqua fredda, non sotto acqua corrente.
– Se avete una grande quantità di piatti da pulire e alcuni sono più sporchi di altri, iniziare prima con i piatti più puliti.
Una curiosità:
Il lavaggio a mano è terapeutico. Dedicarsi ad attività manuali può avere benefici psicologici, e questo vale anche per il lavaggio delle stoviglie. Molte persone ritengono che lavare i piatti a mano ha un effetto rilassante e catartico. Uno studio dell’Università della Florida pubblicato a ottobre 2015 nella rivista Mindfulness suggerisce che lavare i piatti consapevolmente, concentrandosi sul profumo del sapone, il calore dell’acqua, la forma e la sensazione al tatto dei piatti, contribuisce a stimolare la mente e ridurre lo stress.