L’Istituto Nazionale del Sonno e della Veglia ha lanciato l’allarme, quasi la metà degli adolescenti francesi dorme poco e male
Per una crescita sana e corretta il sonno è una componente fondamentale, perché influisce in modo diretto sulla salute fisica e mentale dei ragazzi. Eppure sembra che in Francia i giovani dormano poco e male. È quanto dichiara l’Istituto Nazionale del Sonno e della Veglia di Francia. Lo studio effettuato nel 2023 rivela che il 43% dei giovani tra i 10 e i 22 anni dorme meno di sette ore a notte, a fronte delle nove-dieci ore raccomandate.
Il “jet lag sociale”
Come spiega l’Istituto francese, nei ragazzi nella fascia d’età tra i 10 e i 22 anni si verifica un determinato fenomeno chiamato “jet lag sociale” che consiste nell’accumulo di un debito di sonno, pari a circa una notte di riposo perduto a settimana.
I giovani sono combattuti
Come spiegano gli esperti questa situazione di mancanza di riposo adeguato negli adolescenti si viene a creare perché i giovani sono combattuti tra la necessità di riposare adeguatamente e la necessità di rimanere sempre iperconnessi con gli amici e i coetanei. Cedere al sonno viene a volte considerato dai ragazzi come il rinunciare a momenti importanti della vita.
Il fattore ansia
Altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di adolescenti è il fattore ansia. Quest’ultima è sesso associata a sonno disturbato, risvegli notturni e insonnia e questo può causare problemi psicologici nei giovani. Tuttavia, insieme all’ansia, gli eserti ricordano anche l’uso eccessivo di smartphone e l’eccessiva esposizione ai device e alla luce blu, colpevole di inibire la melatonina.
Stringere un patto
L’Istituto Nazionale del Sonno e della Veglia id Francia propone dunque di stringere un patto tra i genitori e la scuola, affinché si insegni ai ragazzi un corretto stile di vita. Anche perché, concludono gli esperti, dormire bene favorisce lo sviluppo cerebrale e l’apprendimento.
I consigli dell’ISS in Italia
Per l’inizio dell’anno scolastico l’Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato alcuni consigli per gli studenti. Tra questi c’è quello di dormire un numero di ore adeguato, perché il sonno favorisce il consolidamento della memoria e per la concentrazione. Dormire bene e a sufficienza favorisce poi l’apprendimento e la memorizzazione e lungo termine e anche la gestione delle emozioni. Le raccomandazioni degli esperti per la popolazione in età scolare sono di dormire tra le 9 e le 11 ore a 6-13 anni e tra le 8 e le 10 ore a 14-17.
Il rischio di sviluppare dipendenze
Sempre l’Istituto Superiore di Sanità mette in guardia sulla mancanza o la cattiva qualità del sonno, che possono essere anche associate al rischio di sviluppare dipendenze da videogiochi, da smartphone da social network, con ricadute sulle prestazioni scolastiche, oltre che sulla salute fisica e sulla socialità.
L’alimentazione e il sonno
Anche l’alimentazione a che fare con il sonno degli adolescenti, in particolare il consumo di carboidrati. Nello studio Sleep 2024 si è appurato che il ritmo circadiano, ossia il periodo di 24 ore negli adolescenti e si è vesto come l’andamento fosse influenzato dal consumo di carboidrati e dal comportamento piuttosto sedentario dei ragazzi. Dunque il sonno e il metabolismo devono essere coordinati nel modo corretto, se questo non accade l’organismo ne risente.
Il sonno in età pediatrica
Se da una parte l’allarme e le preoccupazioni riguardano gli adolescenti, dall’altra i pediatri sottolineano l’importanza del dormire bene anche in età prescolare, perché altrimenti potrebbero verificarsi ripercussioni sulla crescita e sullo sviluppo neuro cognitivo dei bambini. Inoltre nei bambini e negli adolescenti il buono e prolungato riposo è ancora più importante, durante il sonno infatti si produce, per esempio, l’ormone della crescita.