Cresce la meridionalizzazione di alcune regioni del centro Italia. Secondo Luca Bianchi, il dg dello Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), il basso Lazio e l’Umbria, dal punto di vista economico e sociale, si stanno avvicinando al Sud
“C’è sicuramente un problema di identità. È in corso una nuova polarizzazione tra Nord e Sud, e in questo contesto è mancata un’idea di sviluppo anche per l’asse centrale. Che paga, ritengo, un grande problema di collegamenti infrastrutturali. Nessuno ne parla, ma c’è un’assenza di connessioni orizzontali”.
In un’intervista al Messaggero, lo ha spiegato Luca Bianchi, il dg dello Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno) commentando l’ultimo Rapporto sull’economia delle Regioni che mostra un Centro Italia in difficoltà.
“Ci si è concentrati soprattutto sullo sviluppo dei collegamenti che da nord vanno a sud – ha spiegato Bianchi – pochissimo su quelli che vanno da ovest a est. Manca una connessione tra i territori dell’Italia centrale. Si soffre soprattutto sull’asse Umbria–Lazio-Toscana-Abruzzo e Marche”.
“Manca – ha aggiunto Luca Bianchi – un disegno di sviluppo complessivo. Un contesto nel quale ci sono stati dei fattori di crisi specifica. La deindustrializzazione ha riguardato in maniera marcata l’Umbria”.
“L’unica Regione che forse riesce a salvarsi – ha sottolineato Bianchi – è il Lazio che, in qualche misura, vive intorno a Roma. Ma nelle province di Frosinone e Latina c’è un peggioramento molto rilevante della situazione economica e sociale. C’è una sorta di meridionalizzazione di questa parte della Regione. C’è per esempio un problema legato alla legalità. Tutta la provincia di Frosinone soffre invece della crisi dell’automotive”.
Meridionalizzazione di alcuni territori
“C’è – ha continuato Luca Bianchi – una frammentazione del Centro, Alcuni territori, come il basso Lazio e l‘Umbria, si stanno effettivamente avvicinando al Sud. Altri rimangono agganciati al Nord, come la Toscana, senza però averne il dinamismo”.
“Poi c’è Roma – ha concluso Bianchi – che resta un microcosmo a parte. Ma quello che attualmente manca è un’idea politica di sviluppo dell’area centrale del Paese. Sarebbe forse il momento di iniziare a pensarci”