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Social media, nel Regno Unito non ci saranno passi indietro, nonostante gli annunci di Mark Zuckerberg

Social media, nel Regno Unito non ci saranno passi indietro, nonostante gli annunci di Mark Zuckerberg

La sicurezza dei social media e di tutte le piattaforme online non è negoziabile. Il governo del Regno Unito promette di non intervenire sulle misure di protezione, nonostante le recenti parole di Mark Zuckerberg sul futuro di Meta

Le nuove leggi della Gran Bretagna per aumentare la sicurezza sui social media e per contrastare l’incitamento all’odio online non sono negoziabili. Lo afferma il governo britannico dopo che il fondatore di Meta Mark Zuckerberg ha annunciato di chiudere il programma di fact checking e di collaborare con il presidente Trump per “respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e che spingono per una censura maggiore”.

Le parole del ministro della tecnologia

In un’intervista con il giornale l’Observer, il ministro della Tecnologia Peter Kyle ha affermato che le recenti leggi volte a rendere le piattaforme online e i social media più sicuri per i bambini e le persone vulnerabili non saranno mai diluite per aiutare il governo ad attrarre le grandi aziende tecnologiche nel Regno Unito. “La sicurezza delle persone in tutta la Gran Bretagna non è in discussione” ha detto il ministro. Kyle fa riferimento al discorso del CEO di Meta di qualche giorno fa che, pur non avendo citato espressamente il Regno Unito, ha affermato che l’Europa ha “un numero sempre crescente di leggi che istituzionalizzano la censura”.

L’Online Safety Act per la protezione dei minori sui social media

Il Regno Unito ha approvato l’Online Safety Act, in base al quale le grandi piattaforme di social media dovranno prima o poi assicurarsi che i contenuti illegali, tra cui l’incitamento all’odio, vengano rimossi, applicare le proprie regole sui contenuti e fornire agli utenti i mezzi per escludere determinati tipi di contenuti dannosi se scelgono di farlo.

Il piano del Regno Unito sull’intelligenza artificiale

Proprio in questi giorni, inoltre, il primo ministro laburista Keir Starmer ha definito la Gran Bretagna come il “punto debole dell’intelligenza artificiale” e ha affidato a Kyle il compito di rendere il Paese un attore leader nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Durante la settimana il ministro della tecnologia svelerà il suo piano di azione. Kyle ha tuttavia affermato che non avrebbe preso in considerazione l’annullamento delle nuove leggi britanniche sulla sicurezza online dei social media e non solo.

Il piano sull’IA e gli attacchi di Elon Musk

Il piano sull’intelligenza artificiale sarà presentato dal ministro Kyle proprio mentre Elon Musk sta attaccando senza sosta il governo laburista inglese. Gli attacchi del proprietario del social media X sono iniziati l’anno scorso per la risposta del governo alle rivolte estive, quando ha accusato la Gran Bretagna di “trasformarsi in uno stato di polizia”. Ma sono poi aumentate nelle scorse settimane, in riferimento allo scandalo che ha travolto il Regno Unito su un caso di adescamento di minori. Musk ha fatto una serie di affermazioni infondate sullo scandalo su X, sostenendo che Starmer è “complice” e dovrebbe andare in prigione.

Il commento di Kyle su Elon Musk

Tuttavia il partito laburista sta cercando di evitare di alimentare le tensioni con Musk, per questo Kyle ha affermato che sarebbe felice di parlare con il miliardario, ma solo come parte della sua determinazione a portare i vantaggi delle nuove tecnologie alla Gran Bretagna. “Sono molto concentrato nel portare il nostro Paese al punto in cui sfruttiamo appieno tutta la tecnologia disponibile, in modo da passare a una posizione in cui ne creiamo di più e ne innoviamo di più“, ha affermato. “Niente mi distrarrà da questa missione. Sono disponibile a parlare con qualsiasi innovatore, qualsiasi potenziale investitore, ma a queste condizioni. Il resto, semplicemente, non mi interessa”.