Home Attualità Smog, a Milano apre Area B. La più grande Ztl d’Italia

Smog, a Milano apre Area B. La più grande Ztl d’Italia

Smog. Mentre i fari della Commissione e del Parlamento Ue restano puntati sul problema dell’inquinamento dell’aria in Lombardia, Milano inizia a cambiare aria e apre la Ztl più grande d’Italia che delinea, all’interno del perimetro urbano, circa il 72% dell’intero territorio comunale, un’area a basse emissioni inquinanti.

Si tratta del primo provvedimento di queste dimensioni in Europa – si legge in una nota – con l’obiettivo di abbattere le polveri inquinanti e migliorare la qualità urbana a Milano.

A partire da oggi, sarà attiva l’Area B, che vieta l’ingresso ai veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e alle moto a due tempi Euro 0, 1 dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:30 alle ore 19:30, esclusi i festivi.

Smog, l’Italia è il Paese Ue con il più alto numero di aree a rischio

Il prossimo step di Area B inizierà il 1 ottobre 2019 con lo stop ai diesel Euro 4, già vietati dal 2017 in Area C.

Seguiranno altri divieti progressivi per classi di veicoli immatricolati persona e merci a step successivi fino al 2030, quando a Milano saranno vietati tutti i veicoli diesel.

In totale sono 187 i varchi, tutte le strade di ingresso in città, 15 dei quali già dotati di telecamere collegate a un sistema informatico sviluppato che consente anche di registrarsi e verificare se la propria auto può entrare in Area B.

La nuova area copre quasi 1.400.000 abitanti, ovvero il 97,6% della popolazione residente a Milano, ma interessa tutti coloro che ogni giorno entrano in città a bordo di un veicolo a motore,
vietando in modo graduale e progressivo quelli più inquinanti per migliorare la qualità dell’aria in città.

Con l’introduzione di Area B, le emissioni atmosferiche da traffico tra il 2019 e il 2026 si ridurranno complessivamente di circa 25 tonnellate di PM10 allo scarico e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto.

Nel primo caso si tratterà di un’accelerazione immediata con già il 14% di emissioni in meno nel 2019 (-24% nel 2020 e -21% nel 2021), nel caso dell’ossido di azoto il calo maggiore si presenterà tra il 2023 e il 2026 con -11% ogni anno, ma già dal 2019 e gli anni successivi il NOx diminuirà del 5% ogni anno.

Nei primi dodici mesi di attuazione del provvedimento tutti avranno cinquanta giorni di libera circolazione anche non consecutivi.

Dal secondo anno, i residenti a Milano e le imprese della città avranno 25 giorni all’anno di libera circolazione anche non consecutivi, previa registrazione al sistema online, tutti gli altri cinque giorni.

Le sanzioni, scatteranno solo all’esaurimento dei giorni di libera circolazione.

Smog, le città italiane sono soffocate da 38 milioni di auto. Genova prima in classifica per superamento ozono

Per aiutare i milanesi a combattere l’inquinamento, cambiando i vecchi veicoli inquinanti, scegliere modalità di mobilità più sostenibili e migliorare l’efficienza energetica degli edifici, il Comune di Milano ha messo a disposizione 32 milioni.

Nello specifico, sono 8 i milioni dedicati alla mobilità e 24 quelli per l’efficientamento energetico.

Per i veicoli immatricolati ‘persone e merci’, ‘taxi’ e ‘Ncc’ sono già stati attivati quattro bandi per un totale di circa 7 milioni di euro di contributi per la rottamazione di diesel euro 0, 1, 2, 3, 4 immatricolati merci e loro sostituzione con veicoli meno inquinanti, e per quelli immatricolati persona anche per acquisto di scooter, biciclette a pedalata assistita e/o pieghevoli, cargo bike e abbonamenti annuali Atm.

Questi contributi, destinati a migliorare la qualità dei veicoli circolanti, si aggiungono ai 25 milioni di euro che il Comune ha già messo a disposizione dei privati per il rinnovo delle caldaie e dei sistemi di coibentazione degli edifici residenziali.