I sindaci di sei comuni in provincia di Treviso hanno chiesto ai propri concittadini di evitare di utilizzare la vasca da bagno preferendo docce veloci per combattere la siccità
La siccità che sta colpendo da più di un anno diverse province del nord Italia sta spingendo i governi locali a correre ai ripari.
E così i sindaci di sei comuni del trevigiano – Breda di Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Silea e Villorba -hanno scritto ai propri concittadini per rendere note le nuove regole sul risparmio idrico. A partire da una richiesta: smettete di fare il bagno! Fate – piuttosto – una doccia, meglio se veloce.
Più che un obbligo è un invito formale. Ma qualche divieto l’ordinanza lo contiene. Qualche esempio? Nei sei comuni in questione è vietato riempire le piscine e le fontane di casa e lavare l’auto in cortile. Pena: una multa fino a 500 euro.
Per ora i cittadini vengono lasciati liberi di annaffiare l’orticello di casa ma – si legge nell’ordinanza – “con parsimonia”. Fino a quando, almeno, la situazione lo permetterà.
Perché se è vero che i bacini idrici del settentrione hanno toccato i record minimi storici per il periodo, è vero anche che nei prossimi mesi ci si aspetta una situazione ancor più preoccupante.
Un problema, quello idrico, che è ormai strutturale. A dirlo è l’Autorità di bacino del fiume Po che presentando le proiezioni per la prossima estate ha fatto sapere che i cambiamenti climatici in corso avranno delle ripercussioni sulla quantità e la frequenza delle precipitazioni future sul versante alpino. E dunque, altro che emergenza! Alla scarsità d’acqua bisogna abituarsi. Non resta altro da fare che adeguare di conseguenze le nostre infrastrutture e le nostre abitudini.