Aumenta il consumo di sigarette elettroniche e tabacco riscaldato tra i giovani e con essi aumentano anche i danni alle vie respiratorie ma anche le possibili alterazioni del DNA.
A lanciare l’allarme, che si unisce a numerosi altri studi che hanno provato la pericolosità di questo tipo di sigarette, di cui però non si conoscono completamente i rischi vista la recente diffusione, è la SIMI, Società Italiana di Medicina Interna.
La SIMI mette in guardia dalla sottovalutazione della dannosità delle sigarette non convenzionali, percepite come meno dannose rispetto alle classiche sigarette di tabacco ma pur sempre capaci di causare seri danni alla salute di chi le consuma.
I danni vanno dalla semplice infiammazione all’aumento delle infezioni virali. Asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva sono particolarmente diffuse tra chi “svapa”.
Non si può inoltre escludere che anche le sigarette elettroniche possano favorire la comparsa di tumori, lo stesso discorso è valido per il tabacco riscaldato.
Già in aprile uno studio dell’Università di Innsbruck aveva evidenziato l’aumento della probabilità di sviluppare un tumore in chi fuma sigarette elettroniche. Mentre l’Oms ha dichiarato che le e-cig non sono utili per smettere di fumare e hanno effetti dannosi sulla salute.