Permettono di conservare meglio i cibi, aumentano la produttività e riducono lo spreco alimentare. Sono queste le principali ragioni per cui sei italiani su dieci hanno fiducia nella scienza e nella tecnologia applicate agli alimenti per assicurare la sicurezza alimentare.
Proprio la sicurezza alimentare è uno degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite nell’Obiettivo 2 dell‘Agenda 2030.
I dati sono stati diffusi dall’Istituto Piepoli in vista della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare del 7 giugno all’interno di un convegno organizzato dal Cluster Agrifood Nazionale CL.A.N.
La fiducia è particolarmente diffusa tra i più giovani, il 75% di chi ha tra i 18 e i 34 anni si dice ottimista sulla sicurezza alimentare. In particolare gli intervistati hanno riconosciuto attendibilità a elementi come l’etichettatura degli alimenti, la certificazione di qualità e la trasparenza.
Netta è poi la percezione di cosa si rischia senza l’applicazione della tecnologia al mondo alimentare: il 31% degli intervistati teme la perdita di autenticità di alcuni prodotti, il 27% teme l’aumento dell’uso di Ogm sulle proprie tavole e il 25% ritiene che si perderebbero posti di lavoro.